Riccardo Pecini, lo scopritore di talenti di Codiponte (MS)

Tra gli innesti voluti dal direttore sportivo dello Spezia per raggiungere l’obiettivo salvezza e patrimonializzare il club, Amian, Zovko, Nikolaou, Hristov e Sher

Riccardo Pecini

Riccardo Pecini

La Spezia, 21 agosto 2021 - Quando lo scorso 15 maggio il patron Robert Platek si è presentato ai tifosi non ha nascosto le sue ambizioni: "ll mio sogno è lo stesso degli spezzini: rimanere a lungo in Serie A. Se dovessi pensare allo Spezia tra cinque anni vedo una società con progetti sempre più grandi, con una squadra che giochi in Serie A, in un bello stadio, che non si ritrovi a combattere a fine stagione per la sopravvivenza". Per concretizzare i suoi progetti il manager newyorkese ha affidato la struttura tecnica all’esperto operatore di mercato Riccardo Pecini, tra i più abili scopritori di talenti nel panorama internazionale.

Lunigianese doc, da tempo residente a Sarzana, Pecini è noto per aver lanciato giocatori di primissimo livello facendo le fortune, non solo dal punto di vista tecnico ma anche da quello economico-finanziario, dei club nei quali ha lavorato (Florentia Viola, Tottenham, Sampdoria, Milan, Monaco, Samp, Empoli). Basta dare una scorsa alla lista dei talenti scoperti dall’uomo di Codiponte per comprenderne le sue capacità: Berbatov, Modric, Martial, Mbappé, Icardi, Zaza, Schick, Linetty, Torreira e Skriniar. Non a caso Pecini è stato soprannominato 'l’uomo delle plusvalenze': solo nella Sampdoria si parla di 150 milioni di euro di guadagni netti dalla rivendita di giocatori.

I Platek hanno assegnato a Pecini il duplice compito di costruire una squadra in grado di conquistare la salvezza nell’ambito di una sostenibilità economico-finanziaria. "Credo che allo Spezia sussistano le condizioni per poter lavorare come piace a me – ha dichiarato Pecini –. C’è una società in crescita che ha come obiettivo fondamentale il raggiungimento della salvezza. Io ho bisogno di lavorare in una struttura organizzata che mi consenta di sviluppare le mie qualità". Dopo aver affidato la panchina al giovane Thiago Motta, Pecini sta mettendo al servizio del club aquilotto le sue forti conoscenze in ambito internazionale per strutturare una squadra in grado, nel tempo, di mantenere la massima categoria. Un compito non facile alla luce delle gravi sanzioni imposte dalla Fifa che non consentiranno al club bianco di operare sul mercato per ben quattro sessioni. Da qui la necessità di acquistare un numero maggiore di giocatori giovani per sopperire al gap.

Va in questa direzione l’ingaggio del centrocampista danese Emil Kornvig, classe 2000, dirottato in prestito alla società gemella del Sønderjysk, e quello in fase di definizione di Mikael Egil Ellertsson dalla Spal e Joahn Hove dallo Stromsgodset. Per far fronte alle necessità immediate della squadra di Motta, ma anche per patrimonializzare il club, Pecini ha ingaggiato il terzino destro Kelvin Amian dal Tolosa, il portiere Petar Zovko svincolato dalla Samp, il difensore Dimitrios Nikolaou e l’attaccante Samuel Mraz dall’Empoli, il centrale Petko Hristov dalla Fiorentina, il centrocampista Aimar Sher dall’Hammarby. Oltre ai prestiti di Viktor Kovalenko e di Ebrima Colley. Ma la lista dei neo aquilotti è destinata, necessariamente, ad incrementarsi (Reca e Strelec sono dati in dirittura) nell’ultima settimana di mercato, con l’arrivo di giocatori importanti (i profili attenzionati sono quelli di Tonelli, Caprari, Agudelo, Lammers, Bourabia, Frattesi, Pobega, Estevez, Zaza) per dare a mister Motta una formazione competitiva. Ovviamente con l’inserimento di altri giocatori giovani, in primis quel David Strelec (attaccante) per il quale lo Spezia ha previsto un investimento di due milioni di euro.