Parma ripagato con la moneta dell’andata

Massimo

Benedetti

Lo Spezia ha ripagato il Parma con la stessa moneta della gara di andata. Il 25 ottobre erano stati i ducali a rimontare il doppio svantaggio, ieri lo hanno fatto le Aquile. E per la classifica, oltre che per il morale, è un toccasana. Prima di tutto perché il Parma rimane a distanza di dieci punti e con gli scontri diretti in parità, poi perché testimonia una grande reazione. E’ un pareggio che vale, per come è arrivato, quasi come una vittoria. Nonostante lo Spezia abbia fornito, soprattutto nel primo tempo, una delle peggiori prestazioni della stagione. Sarebbe stato imperdonabile perdere questa partita perché il Parma, nonostante si sia trovato sul 2-0, ha dimostrato di meritare i dieci punti in meno dallo Spezia. Purtroppo i bianchi hanno approcciato questa sfida importantissima per la salvezza come il secondo tempo di Firenze. Manovra lenta, senza il consueto giro palla, non creando mai problemi alla difesa del Parma che è una delle peggiori del campionato. E con Karamoh, autore comunque di una prodezza sul gol dell’1-0, che sembrava imprendibile. Che fosse una partita più difficile rispetto a quella contro il Milan lo si poteva immaginare, ma la realtà dei primi 45’ è stata disarmante. Quando poi Orsato, con l’ausilio del Var, ha annullato il gol di testa di Maggiore per un fuorigioco davvero millimetrico di Bastoni (ma era accaduta la stessa cosa a vantaggio dello Spezia contro il Sassuolo), in molti hanno pensato che non fosse giornata. Invece nella ripresa Italiano ha inserito Leo Sena che ha dato più geometria alla manovra e Acampora più verve, così è arrivata la doppietta di Gyasi che ha rimesso in piedi la gara. Ed è stato provvidenziale un colpo di tacco in area di Bastoni, che ha impedito il 3-1 dopo la parata di Provedel su Mihaila. Andatelo a rivedere.