Lo Spezia gioca bene e fa soffrire la Juventus

Risultato sbloccato dopo 9’ da una prodezza di Vlahovic, le Aquile non tirano mai in porta e nel recupero c’è il raddoppio di Milik

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JUVENTUS

2

SPEZIA

0

Primo tempo 1-0

JUVENTUS (4-3-3): Szczesny (43’pt Perin); Danilo, Gatti, Bremer (40’ st Alex Sandro), De Sciglio; Miretti, Locatelli, Rabiot; Cuadrado (9’ st Kostic), Vlahovic (40’ st Milik), Kean (9’ st Di Maria). A disposizione: Pinsoglio, McKennie, Rugani, Zakaria, Soulé, Fagioli). All. Allegri.

SPEZIA (3-5-2): Dragowski; Hristov, Kiwior, Nikolaou; Holm (40’ st Ellertsson), Kovalenko (14’ st Agudelo), Bourabia (40’ st Sanca), Bastoni (27’ st Sala), Reca; Gyasi (14’ st Strelec), Nzola. A disposizione: Zoet, Zovko, Beck, Caldara, Sher. All. Gotti.

Arbitro: Colombo di Como; assistenti Scatragli di Arezzo e Marchi di Bologna; quarto ufficiale Valeri di Roma 2; Var e Avar Nasca di Bari e Longo di Paola.

Marcatori: 9’ pt Vlahovic, 47’ st Milik.

Note: ammoniti Bastoni, Holm. Tiri totali 15-9, Tiri in porta 3-0, Fuorigioco 1-2, Angoli 7-3, Possesso palla 51%-49%, Recuperi 3’ e 5’.

La Juve piega con il minimo sforzo uno Spezia generoso e volitivo. Bastano una sciabolata di Vlahovic e un tocco da rapace di Milik per aprire e chiudere i conti e regalare i 3 punti ai bianconeri. Gotti sorprende tutti e presenta dal primo minuto l’esordiente Holm e Kovalenko a centrocampo, avanzando il raggio d’azione di Gyasi al fianco di Nzola (soluzione futuribile in caso di nessun arrivo in attacco nelle ultimissime ore di calciomercato). Lo Spezia parte con approccio diverso rispetto a San Siro occupando bene il campo e cercando di interrompere fin da subito l’impostazione di gioco dei bianconeri.

Ma al minuto numero 9 l’imprevisto è subito dietro l’angolo: un calcio di punizione dall’identica mattonella del terreno di gioco che aveva propiziato il vantaggio contro la Roma regala a Vlahovic la possibilità di ripetersi con una parabola arcuata e imprendibile che non lascia scampo a Dragowski. La Juve esulta e con il minimo sforzo prova a mettere in discesa il match con l’attaccante serbo, spauracchio degli aquilotti fin dai tempi della Fiorentina.

Lo Spezia tira fuori l’orgoglio e al 16’ Gyasi supera in pallonetto Szczesny ma la sua corsa verso il portiere polacco è viziata da una posizione di fuorigioco. Kiwior da una parte deve superarsi su Vlahovic, dall’altra Gatti fa gli straordinari per limitare la fisicità di Nzola. Il finale di primo tempo si chiude con uno Spezia coraggioso in avanti e l’infortunio di Szczesny che deve lasciare spazio a Perin.

Nella ripresa la Juve bada al sodo cercando di controllare il vantaggio, lo Spezia continua la sfida con spirito combattivo. Allegri capisce che è il caso di non abbassare troppo la squadra e inserisce Di Maria per dare supporto a Vlahovic, Gotti risponde con Agudelo e Strelec. Poco più tardi ci pensa ancora una volta Dragowski a rendersi grande protagonista. Dopo il super intervento di sabato al Picco su Defrel, il polacco si ripete con una parata d’istinto sul colpo di testa ravvicinato del solito Vlahovic. C’è spazio ancora per un coast to coast di Danilo concluso con un tiro potente ma poco preciso a tu per tu con Dragowski, ma soprattutto per il gol del neoentrato Milik su servizio dalla destra di Miretti in pieno recupero che mette la parola fine alle velleità dello Spezia.

Ora sotto con le ultime ore di mercato. Dopo l’arrivo last minute di Ethan Ampadu che sarà utilissimo sia per la difesa che per il centrocampo aquilotto, il ds Pecini dovrà fare di necessita virtù. Riuscirà a portare a casa senza risorse a disposizione un nuovo centrocampista e un nuovo attaccante. Se dovesse riuscire nell’impresa il primo contento sarà mister Gotti. Non ci resta che attendere fiduciosi in vista della gara di domenica al Picco contro il Bologna, perché lo Spezia dovrà costruire la strada verso la salvezza mattoncino dopo mattoncino nei numerosi scontri diretti all’interno del proprio fortino.

Gianluca Tinfena