La Spezzina Iris Menchini stella del nuoto mondiale giovanile

Exploit della fondista della Rari Nantes Spezia, che ai Mondiali giovanili di Eilat trionfa nella 5km e conquista il bronzo nella staffetta 4x1250

Iris Menchini e il tecnico Simone Menoni

Iris Menchini e il tecnico Simone Menoni

Eilat (Israelele), 9 settembre 2018 - Un sogno che è diventato realtà: impresa d’oro della quindicenne della Rari Nantes Spezia Iris Menchini, che a Eilat, in Israele, si è laureata campionessa mondiale juniores nella 5 km. Un’impresa da manuale per la giovane allenata da Simone Menoni – che l’ha seguita fino all’ultimo - insieme ad Antonio Barani, arrivata al termine di una gara condotta con una tattica che l’ha distinta dalle avversarie e l’ha vista chiudere in solitario in 1h00’44’’6 davanti all'ungherese Mira Szimcsak, seconda in 1h01'01"2 e alla statunitense Mariah Denigan, terza in 1'01'06"6.

Dopo una partenza bruciante, la Menchini ha poi puntato la seconda boa prendendo una direzione diversa da quella del gruppo, che si è diretto all’esterno, rimanendo quindi a condurre sola davanti alla magiara e alla spagnola arrivata quarta. A quel punto, anziché accontentarsi di andare a podio e portare a casa una medaglia che sarebbe comunque stata storica, ha deciso di entrare nella leggenda, tentando il tutto per tutto: dopo aver staccato le avversarie, per due giri è rimasta sola al comando, vincendo un mondiale pesantissimo imponendo un importante distacco alle avversarie, prima atleta della Nazionale giovanile di fondo ad aggiudicarsi questo titolo.

“Ha fatto una cosa impressionante, chiudendo l’ultimo giro – l’unico in cui è andata più forte l’americana – di nervi” commenta entusiasta Menoni, che segue Iris sia nella Rari Nantes che in Nazionale. “Devo ancora realizzare quanto successo, e certamente domenica festeggeremo. Bisogna ancora aspettare: ci sono ancora altre gare da disputare e sabato la stessa Iris sarà impegnata nella staffetta 4x1250: potrebbero esserci altre sorprese! Di certo, ha meritato appieno questo titolo gli enormi sacrifici fatti in allenamento e per aver creduto fermamente nella strada che avevamo impostato, decidendo di farle saltare i campionati Italiani di Roma per preparare questa gara. Questo risultato è storia del nuoto, non soltanto spezzino, ma italiano”. E un ultimo auspicio, per aiutare lei e la fucina di talenti del nuoto del presidente Alberto De Luca: “Speriamo che questo risultato sommato a tutti gli altri possano aiutare la Rari Nantes Spezia ad avere più aiuti da parte di istituzioni e sponsor”.

Ma questa nuova star dello sport spezzino non si ferma più: dopo l’incredibile vittoria nella gara dei 5 km, che l’ha vista salire sulla vetta del mondo, l’atleta della Rari Nantes Spezia conquista un’altra medaglia ad Eilat, questa volta di bronzo: con il tempo di 58’10’’0 sale sul terzo gradino del podio nella staffetta 4x1250 categoria Girls/Boys 14-16, insieme ai compagni azzurri Giulia Salin, Luigi Galdieri e Federico Mazzeo, dietro all’Ungheria e agli Stati Uniti. “Abbiamo deciso come staff tecnico, dati i grandi risultati delle femmine, di farle partire davanti: apparentemente un rischio, in realtà si è rivelata una mossa vincente” spiega Simone Menoni, tecnico della Nazionale che, insieme ad Antonio Barani, segue Iris anche nel club.

“La Russia ha rimontato – continua - , con il suo miglior atleta, sino ad arrivare ad un secondo da noi, e se ci fosse stata una donna sarebbe stato difficile tenerlo dietro in uno sprint. A dare più valore a questo risultato, il fatto che come Italia non abbiamo schierato maschi del 2002, ma abbiamo gareggiato con tre atleti di un anno meno”. Resta l’orgoglio per il risultato incredibile della Menchini: “Tirando le somme di questo magnifico Mondiale, possiamo dire che quello di Iris è l’unico oro vinto dall’Italia: è stata lei l’unica a far suonare il nostro inno e la cosa deve inorgoglirla a maggior ragione. Forse, entrambi non abbiamo ancora capito ciò che è successo: la tensione della gara è rimasta alta sino a questa mattina (ieri, ndr); a casa con calma ci accorgeremo che non è stato un sogno, ma realtà”.