Derthona
1
Fezzanese
1
DERTHONA: Fiory, Tarantino, Sacca, Ciko, Manasiev, Tambussi, Romairone, Fomov, Daffonchio, Diagne (60’ D’Arrigo), Turchet (62’ Villa). All. Chezzi.
FEZZANESE: Salvalaggio, Nicolini L., Selimi, Cantatore (84’ Nicolini A.), Andrei, De Martino, Mariotti (84’ Fiori), Toccafondi (78’ Magistrelli), Gabrielli, Scarlino (72’ Baudi), Anich. (A disp. Azioni, Stradini, Magoni, Cecchetti, Tivegna). All. Turi.
Arbitro: Santinelli di Bergamo (assistenti Perrella di Crema e Francesca Pia Algieri di Milano).
Marcatori: 6’ Mariotti, 87’ Manasiev.
TORTONA –La Fezzanese sfiora il successo sul difficile campo del Derthona, ma viene raggiunta sull’1-1 nei minuti finali al termine di una gara combattuta ed equilibrata che lascia aperte molte recriminazioni. I fezzanoti hanno giocato un ottimo primo tempo nel quale potevano anche raddoppiare subendo nella ripresa la pressione dei piemontesi che si sono resi pericolosi però soltanto con le conclusioni dalla distanza e proprio una di queste è costata il pareggio. Pareggio che fa scivolare al 15° posto i verdi di nuovo in zona play-out, staccati di due lunghezze dal Pinerolo vittorioso 2-1 con il Legnano. Mister Stefano Turi viste le assenze di ben cinque elementi si schierava con un compatto 3-5-2. Il team di Fezzano parte forte e al 6’ è già in vantaggio grazie ad un gran tiro dal limite del giovane Mariotti con deviazione decisiva di Turchet che spiazza Fiory. Al 21’ l’ex di turno De Martino potrebbe raddoppiare ma il suo tiro a botta sicura è respinto da Fiory. Al 27’ è bravo Salvalaggio a deviare il tiro dal limite di Ciko. Al 42’ Romairone di testa manda di un soffio oltre la traversa. Al 50’ potente conclusione dalla distanza di Manasiev con palla deviata da Cantatore fuori di poco. Al 65’ Anich ci prova dalla distanza ma Fiory è attento. All’80’ Manasiev su punizione chiama Salvalaggio alla difficile parata. All’87’ ancora l’onnipresente Manasiev trova il pareggio con una conclusione dalla distanza. Al 93’ sempre Manasiev su calcio piazzato manda di poco sopra la traversa.
Paolo Gaeta