Italiano: "Una buona spinta per il rush finale"

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Quando la differenza la fanno i cambi... anche quelli non avvenuti. Perché se Erlic è rimasto in campo, nonostante il dolore alla caviglia, è perché il mister aveva finito il set disponibile delle sostituzioni. Un assist e un gol, non male per il croato ‘claudicante’. "Già in settimana avevo un fastidio – afferma il difensore con la maglia numero 28 – ed in campo è andata bene fino all’80’, quando ho appoggiato male il piede. Sono dovuto rimanere dentro e così... abbiamo vinto. Sul 2-2 ho visto Maggiore solo e gli ho passato il pallone, sul 3-2 ero nel posto giusto. Non segno tante reti, ma quando ne fai una così, nel recupero, e che vale una vittoria, la gioia è immensa. Dalla panchina capitan Claudio (Terzi, ndr), continuava a dirmelo di combattere fino al 95’. E comunque Gyasi me l’aveva detto, certo col pronostico di 1-0, ma va bene lo stesso – sorride - . È la vittoria del gruppo, che non molla mai, la dedico ai tifosi e alla città". Se la gode giustamente Vincenzo Italiano (nella foto). "Non siamo stati perfetti come è invece capitato in altre partite – dichiara il tecnico - ma si può arrivare ai grandi risultati anche non giocando benissimo e non essendo bellissimi". Ha contato lo spirito di squadra. "Dal punto di vista della qualità non è stata un’ottima prova, ma con l’orgoglio di una rosa unita pure nelle situazioni negative, si può vincere comunque. Come corrispettivo mi piace ricordare l’andata a Parma, dopo aver colpito 3 pali e aver subìto il pareggio al 94’". Il Crotone ha mostrato un buon gioco. "A livello di strategia l’aveva preparata bene, con le ripartenze di giocatori velocissimi, che facevano viaggiare rapidamente la palla e sugli esterni buona profondità".

Vietato ancora parlare di salvezza. "È stato un successo importante perché giunto contro una rivale diretta e perché arrivato prima dei risultati delle altre. Ora ne mancano otto, con 24 punti, e abbiamo una buona spinta per il rush finale. Spero anche che ci dia la serenità di poterci permettere qualche passo falso. Siamo giovani e imprevedibili, alterniamo cose belle ad altre che non stanno né in cielo né in terra, dunque ci sarà ancora da sudare".

Infine Giulio Maggiore. "Dopo il pareggio non dovevamo andare di nuovo sotto – dice il centrocampista – ma con coraggio l’abbiamo ripresa. Sapevamo che era un match fondamentale, ce lo siamo detti tutta la settimana, però è un po’ tutto il campionato che giochiamo meglio con le big, che nei cosiddetti scontri diretti. La nostra forza, quel qualcosa in più che non hanno gli altri, è l’unione del gruppo".

Marco Magi