Il nuovo Spezia pronto in tre mosse

Un centrale in difesa e due centrocampisti: sono le pedine che mancano per rendere la rosa più competitiva

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di Fabio Bernardini

A poco a poco prende corpo il nuovo Spezia. Il ds Pecini è a metà dell’opera, avendo già definito gli acquisti di otto giocatori per la rosa attuale: il portiere Zovko, i difensori Amian, Hristov e Reca, i centrocampisti Frattesi e Kovalenko, gli attaccanti Piccoli e Colley. Non tenendo conto dei cinque giovani della Primavera (Pietra, Afi Ayoub, Bertola, Scieuzo, Gabelli) e dei potenziali partenti (Sala, Ramos, Krapikas, Vignali, Colombini, Bordin, Figoli), la base della squadra sulla quale mister Motta potrà lavorare (d’obbligo parlare al futuro visto la precarietà del ritiro) è composta da diciannove elementi.

Ad oggi si potrebbe ipotizzare un undici iniziale già abbastanza competitivo, che si potrà vedere all’opera nelle amichevoli fissate per il 30 luglio contro la Sampdoria a Cles (se sarà confermata), il 3 agosto contro il Trento a Ronzone (ore 17), il 6 agosto contro la Cremonese ancora a Cles (ore 17). In porta Zoet o Provedel assicurano affidabilità, al pari dei difensori Amian (ieri è stato ufficializzato dal club bianco, cinque anni di contratto, prelevato per tre milioni di euro dal Tolosa, di fatto l’acquisto più costoso nella storia dello Spezia. Il giocatore ha già raggiunto il ritiro) o Ferrer sulla destra (Vignali ha avuto offerte da club di Serie B, potrebbe partire), Ismajli, Erlic, Capradossi, Hristov centralmente, Reca e Bastoni sulla sinistra.

Allo stato attuale Motta e Pecini non intendono effettuare operazioni per i centrali, anche se su Capradossi ha messo gli occhi il Benevento, per Ismajli c’è un discorso aperto con l’Empoli per un possibile scambio con Nikolaou, mentre per Erlic, come anticipato ieri, vi sarà martedì prossimo un incontro decisivo con il Sassuolo per la cessione (3,5 milioni nelle casse dello Spezia) con contestuale prestito del croato per un anno al club bianco. Arriverà un centrale forte e di esperienza ma sul finire del mercato e, in caso di partenza di Capradossi, ne arriverà un altro. In quest’ultima ipotesi non c’è in atto una trattativa vera e propria, ma a Pecini non dispiacerebbe il profilo del 19enne Tanguy Nianzou Kouassi, cresciuto da Motta nel Paris Saint Germain, ora al Bayer Monaco dove ha trovato poco spazio.

A centrocampo Motta potrebbe, al momento, schierare il regista Sena supportato dalle mezzali Kovalenko (o Frattesi) e Maggiore. Per completare il reparto Pecini attende una risposta dall’Estudiantes per Estevez (Udinese, Empoli e Bologna su di lui) e sonda un profilo di spessore in grado di apportare qualità ed esperienza in cabina di regia. Difficile arrivare a Karol Linetty del Torino che Pecini scoprì al Lech Poznan. Il problema è l’ingaggio del giocatore (che piace al Friburgo), anche se Juric gradirebbe al sul posto Amrabat, per cui qualche opportunità potrebbe aprirsi in corso d’opera. Estremamente complicato arrivare a Pedro Obiang del Sassuolo o ad Adil Aouchiche del Saint-Etienne, quest’ultimo cresciuto con Motta nel Paris Saint Germain. Si monitora la posizione di Albin Ekdal della Samp. Gli svincolati Matteo Ricci (interessa alla Salernitana che punta anche Caprari), Gennaro Acampora (interessa al Crotone) non rientrano nei programmi tecnici.

Al centro dell’attacco Motta potrà riproporre Nzola, le cui intenzioni di confrontarsi con realtà più ambiziose si scontrano con offerte ben al di sotto dei dieci milioni richiesti dallo Spezia, e il talento Piccoli. Ai lati ecco Verde sulla fascia destra, Gyasi o Colley sul versante opposto. Manca un esterno di attacco forte che, anche in questo caso, Pecini acquisterà presumibilmente sul finire di mercato. Nessuna trattativa avviata per Ounas (Napoli) o Caprari (Sampdoria).