Il Lleida non fa sconti e si riprende la Coppa

Credit Agricole Sarzana esce a testa alta dalla tre giorni di Andorra con il secondo posto. I catalani vincono in finale 5-3. Tripletta di Galbas

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LEIDA LISTA BRAVA

5

CREDIT AGRICOLE SARZANA

3

LLEIDA LISTA: Martì Serra, Folguera G., Di Benedetto, Canellas, Vives, Andreu, Duch, Munne, Jepi Selva, Folguera S. All. Folguera A.

CREDIT AGRICOLE SARZANA: Corona, Rispogliati, Borsi, Ipinazar, Petrocchi, Rossi, Galbas, Osorio, De Rinaldis, Bianchi. Allenatore Bertolucci.

Arbitri: Almeida e Leao (Portogallo).

Marcatori: nel primo tempo 4’29“ e 19’40“ Galbas; nel secondo 7’10“, 14’31“, 15’11“ e 15’38“ Vives, 18’51“ Andreu, 20’32“ Galbas.

Espulsioni temporanee: Andreu, Vives, Borsi, De Rinaldis, Di Benedetto per 2 minuti.

ANDORRA – La favola che Credit Agricole stava vivendo nel Principato sui Pirenei si è interrotta bruscamente per l’arrivo della strega cattiva (travestita con le vesti sportive di Oriol Vives) che, interrompendo l’incantesimo, ha risvegliato dal sogno i rossoneri. Un sogno che fino a quel momento (era il 7’10“ del secondo tempo) era davvero roseo. Sarzana in cattedra e Lleida che ribatteva come poteva il controllo del gioco rossonero. Certo una parte consistente nel brusco è da attribuire anche agli arbitri portoghesi che, nel momento topico del match, hanno indirizzato la gara in un certo modo, favorendo il Lleida. Ricapitoliamo così: dopo il doppio vantaggio realizzato da Joan Galbas nel primo tempo (più che meritato) al 7’10“ della ripresa Galbas porta avanti la pallina e viene affrontato fallosamente da un catalano che gli fa perdere il controllo dell’azione. Ne approfitta Vives che scende veloce e trafigge Corona per il 2-1. Ma il bello deve ancora venire. Al 14’31“ Almeida si inventa completamente un rigore in favore del Lleida per trattenuta irregolare della pallina da parte di Corona. Assolutamente sbagliato. Batte Vives e pareggia 2-2.

Quaranta secondi più tardi viene espulso Borsi e Vives trasforma la punizione per il 3-2. Ma non è ancora finita. Passano 27 secondi e lo stesso Almeida espelle De Rinaldis per un fallo inconsistente (al massimo di squadra). Vives trasforma il tiro diretto per il 4-2. Insomma di streghe cattive ad Andorra ne sono circolate più d’una.

Non vogliamo verto creare un alibi alla sconfitta ma la dinamica del match è stata questa.

E’ anche vero che i rossoneri hanno avuto le loro buone occasioni (mai regalate dagli arbitri, ma costruite da loro stessi). Stiamo parlando di un rigore e tre punizioni dirette che l’ottimo portiere catalano Martì Serra ha neutralizzato. Il film della partita sta tutto in questi episodi che, se non ci fossero stati, il risulto avrebbe potuto assumere un’altra fisionomia. Che il Lleida sia un’ottima squadra è fuori dubbio ma certi aiuti hanno compensato una giornata nata storta per i catalani, in cui stavano soccombendo meritatamente.

Resta il cammino incredibile compiuto dai ragazzi di Bertolucci nella tre giorni nel Principato con le vittorie limpide su Igualada e Caldes. A tal proposito le parole che mister Ale Bertolucci ha inviato al presidente Corona sono la sintesi di questa magnifica esperienza e di ciò che la squadra ha fatto: "Il dispiacere è immenso ma non può cancellare minimante la grande impresa di questa stagione, a dir poco memorabile". Come dargli torto.

Al campionato italiano di Forli i rossoneri di Mirko Bertolucci hanno chiuso al terzo posto battendo lo Scandiano ai rigori con il punteggio di 7-6. Sempre ai rigori, però, i rossoneri hanno fallito quella che sarebbe stata un’autentica impresa: battere il Follonica. Cardella e compagni, dopo aver pareggiato nei tempi regolamentari 3-3 sono stati superati ai rigori 5-4. Il titolo Tricolore è andato al Giovinazzo.