La Spezia, 16 novembre 2019 - Fino alla scorsa stagione è stata una colonna nella rosa della prima squadra del Carispezia Lerici Sport 1954, ora festeggia con la società un importante traguardo: Ylenia Bertonati, dopo aver appeso la calottina al chiodo, ha conseguito il brevetto da allenatrice di primo livello rilasciato dalla Fin, la Federazione Italiana Nuoto.
“Non è stato facile – commenta - , i docenti sono preparatissimi e la serietà è massima: ascoltarli è stato un piacere. Sono molto contenta perché ci tenevo a prender per mano le ragazze e spero di poter trasmetter loro oltre che le basi e la conoscenza della pallanuoto, anche la voglia di dedicarsi a questo sport e i valori umani che lo completano”.
Ylenia Bertonati siede quest’anno sulla panchina delle formazioni rossoblù dell’under 13 e dell’under 17, che dovrebbero iniziare i campionati nel mese di gennaio e saranno inserite rispettivamente nel girone ligure e in quello toscano.
Il legame fra la neocoach ed il club oggi presieduto da Alessandro Sammartano è lunghissimo: “Ho iniziato nel 1996, quando c’era Andrea Sellaroli (oggi tecnico della B maschile, ndr) alle prime armi ed eravamo in B; poi mi ha allenato Marco Rolla (tecnico attuale della B femminile, ndr), che ci ha portate in A2. Per me il Lerici è una seconda casa: non posso che esser orgogliosa e felice del nuovo ruolo e spero di portare avanti questo progetto negli anni per la società e le ragazze: ho visto grinta e miglioramento e ne sono contenta, mi trasmettono tanta energia”.
Ci tiene a festeggiare il brevetto anche Claudia Gianstefani: “Con Ylenia ci siamo conosciute 22 anni fa grazie alla pallanuoto: la guardavo ammirata perché giocava in A1. Poi siamo diventate compagne di squadra e amiche,oggi siamo praticamente sorelle! Per la squadra è un punto di riferimento irrinunciabile, fino all’anno scorso come compagna e oggi come allenatrice. Come capitano della squadra mi faccio portavoce del pensiero di tutte le ragazze: complimenti alla neo mister Bertonati e grazie per la passione, l’impegno e la dedizione che ci dedichi”. Chiara Tenca