Arrivata alla sua cinquantunesima partecipazione in serie A, l’Udinese è la regina delle provinciali al pari dell’Atalanta. Eppure un tempo era lo Spezia ad essere di livello decisamente superiore, com’è testimoniato dalla storia dei due club fino alla fine della Seconda Guerra Mondiale e dai loro precedenti. Le Zebrette friulane visitano gli Aquilotti per la decima volta. La prima, come molte delle consorelle di A, quasi un secolo fa, il 18 febbraio 1923, in Prima Divisione. Il 5-0 che maturò sul neutro di Parma (reti del giocatore-allenatore Violak su rigore, tripletta di Gallotti e Calzolari) costituisce a tutt’oggi la vittoria più larga degli Aquilotti nel massimo campionato. Sei le sfide in B: vittorie spezzine per 2-0 il 3 maggio 1931 (Girino e Savani) e il 5 giugno 1932 (Rossi e Persia), exploit ospite il 10 novembre 1940 (0-2, doppietta di D’Odorico). In piena guerra le Cinque C fruttano due sonanti vittorie: 4-1 il 7 giugno 1942 (tripletta del futuro asso del Grande Torino Eusebio Castigliano e Costanzo, gol della bandiera di Morelli) e 5-0 il 1° novembre 1942 (Gordini, marinaio istriano prelevato dall’Ampelea, squadra scomparsa con la diaspora, doppietta di Costa, Castigliano e Costanzo). Nell’immediato dopoguerra significativo il 2-0 nel 49-50 ottenuto dallo Spezia grazie alla doppietta del triestino Nerone Reddi nei primi 10’. Promossa in A al termine della stagione, l’Udinese piano piano crebbe mentre lo Spezia decadde fin quasi ai giorni nostri. Arriviamo così ai due recentissimi precedenti in serie A, con vittorie ospiti entrambe per 1-0. Un rigore di De Paul decise la sfida del 31 gennaio 2021, mentre Samarzdic in zona Cesarini regalò i tre punti ai friulani il 12 settembre 2021, con Gotti sulla panchina udinese in entrambe le occasioni. Mirco Giorgi