Gotti può rivedere il modulo, ma non domani

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di Mirco Giorgi

Terminato il mercato, lo Spezia si ritrova con 27 elementi compreso il mancato esubero di Nguiamba, che avrebbe rifiutato qualche destinazione. Se numericamente i desiderata di Gotti sono stati accolti (considerando anche che Ferrer e Amian torneranno a disposizione solo dopo il Mondiale), non così si può dire dal punto di vista tecnico. Il mister chiedeva almeno un rinforzo per reparto, la società ha risposto soltanto con Ampadu, mero sostituto di Capradossi, che va a Cagliari, piazza consona al suo valore. Il mister da ieri sta valutando, ma domani contro il Bologna non si discosterà dal 3-5-2 perché non c’è stato tempo. Ampadu, arrivato appena giovedì, quasi certamente andrà in panchina e rispetto a Torino l’undici di partenza vedrà l’unico ballottaggio tra Agudelo (nella foto) e Kovalenko. Ma già da sabato 10 a Napoli potrebbe cambiare qualcosa? La relativa abbondanza di centrali (5) e i soli due terzini al momento disponibili faranno quasi sicuramente optare ancora per la difesa a 3. Kiwior e Nikolaou punti fermi, Ampadu probabile terzo titolare, rincalzi Hristov e Caldara, con ampie possibilità per tutti di giocare visto il ritmo serrato del calendario.

Per il resto la coperta è corta: sui terzini per gli infortuni, a centrocampo mancano incontristi e in avanti fantasia e un vice-Nzola. La partita di Torino ha dimostrato che Reca e Holm sono i migliori esterni nel 3-5-2, modificabile in un attimo in 5-3-2. Ma se uno dei due si infortuna o viene squalificato, che si fa? Ellertsson unica alternativa a destra, lo spostamento possibile di Bastoni a sinistra aprirebbe un’altra voragine a centrocampo, perché lo spezzino è di fatto l’unico che ha capacità di gamba e gioco tali da poter fare bene le due fasi, col rischio di logorarlo col passare delle giornate. Vista anche l’assenza di Verde (non quantificato ancora il suo recupero), un modulo alternativo potrebbe essere il 3-4-3, con Gyasi e Agudelo a supporto di Nzola, Bourabia o Ekdal vertice basso, Reca o Bastoni mezzala sinistra, Holm o Sala mezzala destra e Kovalenko vertice alto.

Nove i centrocampisti in rosa (compresi Sher e Nguiamba), ma poche le soluzioni. Non disprezzeremmo né un 4-4-2 classico, con Kiwior e Nikolaou centrali, Holm terzino destro e Reca sulla sinistra, centrocampo con Gyasi e Agudelo sulle fasce e Bourabia (o Ekdal) e Bastoni in mezzo, Nzola e Strelec di punta, né un 4-4-2 a rombo, con Gyasi e Bastoni mezzali e Bourabia e Agudelo (o Kovalenko) vertici. Deciderà Gotti, uno a cui non manca di certo la sapienza tattica, come ha dimostrato anche nella gestione dei cambi.