Contro il Napoli la forza del gruppo Saponara, un autentico talento

Importante il suo abbraccio ai compagni. La grinta di Agudelo ed Estevez, due frecce all’arco. Il tecnico Vincenzo Italiano è determinato: "Non dimenticatelo mai: noi siamo lo Spezia"

L’importantissimo pareggio di Verona ha lasciato in eredità non solo un punto di platino per la classifica, ma anche la conferma dell’eccezionalità del gruppo aquilotto, capace di mettere il cuore oltre l’ostacolo. Un bel viatico in vista del difficilissimo match di sabato prossimo contro il Napoli al ‘Picco’ dove, ancora una volta, la forza del collettivo sarà determinante per provare a compiere l’ennesima impresa. Resterà, a riguardo, impressa nella memoria la corsa di Saponara al suo gol, con la mano protesa al cuore, verso la panchina aquilotta, sommerso dall’incredibile gioia di titolari, riserve e addetti ai lavori. Così come l’abbraccio finale di ‘Re Richi’ con il ds Meluso ovvero colui che, insieme al presidente Chisoli, ha creduto fortemente nelle qualità del giocatore prelevandolo a gennaio dalla Fiorentina (in prestito con diritto di riscatto fissato in due milioni).

Un apporto qualitativo che l’atleta romagnolo ha espresso con le splendide reti in Coppa Italia a Roma, la superlativa prova contro il Milan e, appunto, il gol del ‘riscatto’ al ‘Bentegodi’ dopo lo sfortunato infortunio alla caviglia rimediato nel match Spezia-Parma. Ciò che si è visto a Verona è la riprova che nello Spezia non esistono titolari inamovibili: basta vedere l’impatto con il match di Agudelo, eccezionale per temperamento e tecnica, dal cui piede non a caso è partito l’assist vincente per Saponara e dello stesso Estevez, autore di una prestazione maiuscola. Frecce in più nell’arco di Italiano, da sfruttare in questo rush finale, in grado di garantire freschezza e brillantezza in un momento in cui qualche giocatore sta palesando, comprensibilmente, un po’ di stanchezza. È uno Spezia che, è bene ribadirlo, continua a essere un’autentica ‘creatura miracolosa’ perché tale deve essere definita una squadra capace di realizzare 34 punti pur essendo la seconda più giovane del campionato, con il monte ingaggi più basso e con ben ventuno esordienti nella massima serie. "Noi siamo lo Spezia", ha urlato Italiano dopo il pareggio di Saponara, quasi ad evocare le basi del miracolo in via di completamento: la forza del gruppo, il cuore, l’organizzazione di gioco, il senso di appartenenza, il sostegno costante della tifoseria.

Il punto di Verona ha riconsegnato al gruppo forza, coraggio e serenità in vista delle ultime quattro finali, a partire da quella davvero difficilissima di sabato contro il Napoli. Il match contro gli azzurri si profila come l’ennesima sfida di Davide contro Golia, ma forti del pareggio di Verona e nella consapevolezza delle imprese già realizzate contro Milan e Inter, i bianchi potranno affrontarlo con maggiore fiducia. Occorrerà dosare al meglio le forze in vista dei successivi incontri contro la Sampdoria (mercoledì 12 maggio) e il Torino (sabato 15 maggio).

Fabio Bernardini