Promozione... in tutti i sensi

L’avventura in serie A dello Spezia sarà una vetrina per il territorio

Lo Spezia in festa

Lo Spezia in festa

La Spezia, 26 agosto 2020 -  Archiviata la fase, più che legittima, della gioia e dei festeggiamenti, è tempo di iniziare a ragionare sulle prospettive offerte dalla promozione dello Spezia in Serie A. Non solo in termini sportivi, ma anche e soprattutto rispetto alle ricadute positive che l’evento potrà avere per il tessuto economico della città e dell’area spezzina tout court. Il giudizio delle associazioni di categoria e dell’amministrazione è chiaro: una leva del genere, se sfruttata a dovere, può portare benefici immensi al territorio. «In un periodo di emergenza non è facile fare previsioni — commenta il sindaco Pierluigi Peracchini — ma il fatto che il nome della città e della provincia goda del risalto offerto da un palcoscenico come la Serie A, potrà essere un fattore di grande pubblicità in termini turistici. Il nostro territorio ha dei punti di interesse unici: credendoci e sfruttando questa opportunità, potremo avere un ottimo ritorno. Motivo per cui stiamo studiando per garantire le migliori risposte sia sotto il profilo promozionale, sia sotto quello logistico una volta che gli stadi saranno stati riaperti». Anche le categorie hanno aspettative importanti. E invitano a lavorare con la massima sinergia perché l’impresa sportiva possa portare il massimo beneficio possibile alla città.

«Il tema fondamentale è legato al marketing — spiega Giuseppe Menchelli di Confartigianato — un po’ come fu per le crociere. In sé non portavano tante persone, ma nel tempo ci siamo accorti che il crocierista sbarcato alla Spezia tendeva a ritornare. Lo stesso accadrà con la serie A, che porterà un indotto diretto per le partite, e qui sollecitiamo l’amministrazione a velocizzare il più possibile i lavori per lo stadio, ma anche indiretto, se avremo la capacità di organizzare un’adeguata promozione dei prodotti locali e del territorio». «La serie A con il calcio di oggi ci dà prestigio anche a livello internazionale — sottolinea Roberto Martini di Confcommercio -; per il momento godiamoci l’impresa; poi, con il ritorno del pubblico allo stadio, ci sarà anche un ritorno economico di persone che prenoteranno nei nostri alberghi e si fermeranno su un territorio che offre bellezze rinomate un po’ ovunque. Se riusciremo a inserirle nel contesto della serie A, con tutta la pubblicità che comporta, avremo di sicuro una bella vetrina».

E i benefici, se usati a dovere, non saranno confinati alla Spezia come città. «Con 93mila abitanti in città e 232mila in provincia, non possiamo considerarci una grand realtà — analizza Paolo Faconti di Confindustria -, quello che abbiamo di grande sono le potenzialità. In questo senso, non abbiamo nulla da invidiare ad alcune realtà consolidate della Serie A, anzi. Tutto sta nel saper utilizzare ed eventualmente potenziare la vetrina offerta da un palcoscenico così prestigioso. Ci sono posti, in Italia, conosciuti solo perché la squadra di calcio gioca in serie A, mentre da un’analisi della situazione del nostro territorio che avevamo promosso agli stati generali sull’economia, è emerso il fatto che La Spezia era poco conosciuta come realtà. Ci sono opportunità enormi e il territorio deve fare uno sforzo collettivo per sfruttarle al meglio: lo sport dev’essere il fattore trainante dal punto di vista sociale ed economico». Un altro aspetto da tener presente è di natura psicologica. «Per ora l’emergenza sanitaria non consente di ricevere benefici particolari, se non in termini di visibilità – spiega Angelo Matellini della Cna – però non dimentichiamo che l’entusiasmo porta con sé ottimismo e dunque una maggior propensione ai consumi. Poi, se riusciremo ad avere lo stadio e soprattutto il pubblico, avremo un ritorno economico non ’endogeno’».

Daniele Mannocchi