Milano, 5 novembre 2022 - Sotto le luci di San Siro arriva una terribile beffa per lo Spezia, battuto solo nel finale dal Milan. Finisce 2-1 per la squadra di Pioli, ma le Aquile avrebbero sicuramente meritato il pareggio per la prestazione coraggiosa al cospetto di un Milan che ha faticato enormemente, trovando alla fine tre punti con le stoccate delle sue stelle: quella di Hernandez al 21’ del primo tempo per il temporaneo vantaggio, e quella di Giroud al 44’ della ripresa. Nel mezzo, al 14’ del secondo tempo, il provvisorio pari dello Spezia con Daniel Maldini. Non mancano le novità nell’undici che scende in campo a San Siro: in avanti c’è Maldini jr, che esordisce in campionato dal 1’ contro il ‘suo’ Milan e fa coppia con Nzola, mentre in difesa Caldara sostituisce lo squalificato Nikolaou. In mediana, con Reca non al meglio, è Holm a presidiare la fascia sinistra, con Amian sull’out di destra. L’inizio delle Aquile è promettente e senza timori reverenziali, ma le buone intenzioni durano circa un quarto d’ora, perché poi il Milan prende in mano le operazioni di gioco e dopo aver sfiorato ripetutamente il gol, lo centra poco dopo il ventesimo. Il primo tiro del match è dello Spezia, al 9’, con una punizione senza pretese di Kiwior che Tatarusanu para comodamente, mentre al 13’ sul corner calciato da Kiwior, Caldara prova a sorprendere il portiere rumeno, che si rifugia in angolo. Al Milan però, una volta prese le misure, bastano pochi minuti d’assedio per portarsi in vantaggio. Dragowski para tutto – al 14’ coi piedi su Origi, al 16’ di istinto sull’incornata di Diaz, dopo la traversa colpita da Krunic, e al 18’ sul tentativo dalla distanza di Messias – ma non può nulla quando a due passi dalla porta si presenta Hernandez: il francese, splendidamente imbeccato da Bennacer e dimenticato da Amian, non lascia scampo al portiere polacco, con il gol convalidato dall’arbitro Fabbri dopo oltre cinque minuti di analisi della sala Var, chiamata a valutare un possibile fuorigioco del terzino rossonero. Lo Spezia, chiamato a rivedere ovviamente i piani di gara, non sfigura e prova comunque a testa bassa a farsi vedere in area avversaria, complice un Milan sornione. Ci prova, ancora senza fortuna, Caldara di testa, poi al 43’ Nzola ben lanciato da Agudelo, salta Tatarusanu in uscita avventata e calcia verso la porta da posizione defilata, ma il piede destro non è il suo preferito e si vede. Nel recupero succede di tutto: il Milan si rifà vivo in avanti e colleziona un’altra traversa, colpita da Leao (con deviazione di Bourabia), sul capovolgimento di fronte lo Spezia costruisce e sciupa una enorme palla gol, con Nzola che cicca clamorosamente l’impatto con la sfera da pochi metri dopo l’azione caparbia di Bourabia. Un’occasione incredibile, con l’attaccante angolano forse ‘tradito’ dal mancato intervento di Gabbia. La ripresa si apre con il Milan ancora al tiro, al 5’ con Origi, con Dragowski che para in due tempi, ma è lo Spezia ancora una volta a sfiorare la rete, al 12’, con Ekdal che si incunea in area sul cross di Bourabia ma di testa mette alto sopra la traversa. È il segnale di uno Spezia vivissimo, che infatti due minuti dopo trova il pari. Daniel Maldini, che fino ad allora aveva combinato poco, dal limite d’area con l’interno destro disegna una parabola che si spegne nell’angolo basso alla sinistra di Tatarusanu: per il figlio di Paolo, arrivato in estate in prestito dai rossoneri, è il primo gol con la maglia dello Spezia, ed è anche il primo gol delle Aquile in trasferta in questo campionato. Il Milan si riversa in avanti e allo scoccare del 20’ trova il gol del nuovo vantaggio, ma questa volta la Var è amica delle Aquile e annulla la rete perché viziata da un fallo di Origi su Nzola. Mister Gotti prova a regalare energie fresche inserendo Verde, Ellertsson e Hristov, mentre Pioli poco dopo fa entrare i titolarissimi Giroud, Rebic e De Katelaere. Il canovaccio della gara cambia, col Milan che prova a sfondare ma trova la risposta attenta della retroguardia bianca, con le Aquile che tuttavia non disdegnano qualche sortita offensiva, come al 33’ quando Verde prova a sorprendere Tatarusanu con un pallonetto che si spegne poco oltre la traversa. Nel finale, però, arriva la beffa tremenda: Tonali poco oltre la tre quarti disegna un cross sul quale Giroud si avventa in girata, battendo Dragowski. Un finale amarissimo, con lo Spezia che si riversa in avanti nei minuti di recupero ma non trova un pari che sarebbe stato senza dubbio meritato. Martedì pomeriggio, al Picco contro l’Udinese, l’occasione per riscattarsi e trovare punti per una classifica che comincia a destare preoccupazione. IL TABELLINO MILAN (4-2-3-1): Tatarusanu; Kalulu, Gabbia, Tomori, Hernandez; Bennacer (1’ st Tonali), Krunic; Messias (27’ st Rebic), Diaz (27’ st De Katelaere), Leao (46’ st Thiaw); Origi (27’ st Giroud). A disposizione Mirante, Jungdal, Ballo Touré, Adli, Bakayoko, Kjaer, Pobega, Vranckx. Allenatore Pioli SPEZIA (3-5-2): Dragowski; Ampadu, Caldara, Kiwior; Amian (9’ st Reca), Bourabia (23’ st Ellertsson), Ekdal (46’ st Strelec), Agudelo (23’ st Hristov), Holm; Maldini (23’ st Verde), Nzola. A disposizione Zoet, Zovko, Sala, Beck, Ferrer, Sher, Nguiamba, Sanca. Allenatore Gotti Arbitro: Fabbri di Ravenna (assistenti Miele di Torino e Vono di Soverato; quarto ufficiale Zufferli di Udine. Var: Banti di Livorno. Avar: Marini di Roma1) Marcatori: 21’ pt Hernandez; 14’ st Maldini, 44’ st Giroud Note: espulso Giroud al 45’ st per doppia ammonizione. Ammoniti Bennacer, Messias, Hernandez Ampadu, Tonali, Ellertsson, Nzola, Caldara. Angoli: 6-3 per lo Spezia. Recuperi: 4’ pt e 6’ st