Spezia-Frosinone, sfida finale per un sogno, "Saranno 95 minuti di fuoco"

Il confronto di stasera contro i laziali (inizio alle 21.15) è decisivo: partita a porte chiuse ma tifosi in grande attesa

Atto finale di una stagione straordinaria (Frascatore)

Atto finale di una stagione straordinaria (Frascatore)

La Spezia, 20 agosto 2020 - Novanta minuti per trasformare il sogno in realtà, una sola partita per trascinare la Spezia calcistica laddove non è mai stata, un’occasione che intere generazioni di spezzini aspettano da una vita. Stasera, in un Picco vuoto ma che all’esterno ribollirà della solita passione, le Aquile sono chiamate a compiere quel passo che fa la differenza tra storia e leggenda. Contro il Frosinone si parte dalla vittoria dell’andata, dal gol di Gyasi. Mister, siamo all’ultimo atto di una stagione strepitosa. Cosa prova? «Penso al nostro avversario, alla partita, ultima di una stagione straordinaria e strepitosa, ma che non è ancora finita. Vero, siamo in vantaggio, ma sappiamo che saranno 95 minuti di fuoco, dove il nostro avversario cercherà in tutti i modi di ribaltare il risultato. Dobbiamo cercare di giocare senza ansie e senza timori».  A Frosinone è arrivata una vittoria meritata, per gioco e occasioni.  «Sì, ma il Frosinone è una squadra che non muore mai, è riuscita a fare rimonte strepitose con Cittadella e Pordenone. Non possiamo permetterci di abbassare la guardia, dovremo essere attenti a ogni dettaglio. Sono partite da giocare con la massima concentrazione, e sono convinto che i ragazzi ce la metteranno tutta anche domani (stasera; ndr), perché hanno dimostrato di tenerci e di metterci il cuore». Lo Spezia può gestire il risultato, potendo contare anche sul migliore piazzamento. Sarà così?  «Dobbiamo giocare come abbiamo sempre fatto, perché la nostra qualità è fare la partita e proporre il nostro calcio. Sappiamo che ci sarà da soffrire, ci saranno momenti dove avremo il pallino del gioco, altri dove dovremo difendere in undici a denti stretti, ma dovremo essere in grado di affrontare bene le fasi della gara».  Allo Stirpe dopo il triplice fischio finale nessuno ha esultato. Anche da questo si vede la maturità della squadra. E' così?  «I ragazzi sanno bene che sono sfide che si giocano su 180 minuti, il primo round è stato a nostro favore, ma c’è poco da gioire. Volevamo un risultato positivo, ma per fare dell’altro ci vuole ancora una prestazione ad altissimo livello. Questo vantaggio ce lo teniamo stretto, ma è ancora tutto da giocare».

Nel Frosinone mancherà Dionisi, ci saranno invece Ciano e Novakovich. Che squadra si aspetta?

«Hanno tanti giocatori di qualità, non avranno Dionisi ma Ciano è un calciatore pericoloso, in più hanno tante soluzioni. Affrontiamo squadra che era candidata alla promozione».  Martedì i tifosi sono tornati al centro sportivo di Follo, domani (oggi ndr) scorteranno la squadra in corteo e poi non faranno mancare il loro apporto all’esterno del Picco. Quanto conta la presenza dei tifosi in questi momenti?  «Siamo contenti del legame che si è creato tra squadra e tifosi, e questo ci rende molto orgogliosi. Manca un ultimo sforzo, cerchiamo di farlo tutti assieme per ottenere quel qualcosa che mesi fa sembrava impensabile».