Aquilotte alle prese con i tamponi in vista della partita di Ivrea

Venerdì saranno effettuati gli esami e il giorno della gara sarà consegnato alle avversarie il documento della negatività

Migration

Domenica si riparte! Si gioca anche se i dubbi e le perplessità sono e rimangono molti. Dopo oltre due mesi di pausa forzata i campionati Nazionali riprendono e quello femminile è uno di quelli. Aquilotte che viaggiano alla volta di Ivrea per un match che nasconde tante insidie a partire dalla inattività di tante settimane. Gli allenamenti non sono mai stati interrotti, ma si sa un conto sono le sedute e un conto le partite. Tra le altre cose l’Ivrea è un ottima squadra con tante ex Primavera Juventus. Quindi compito difficile, ma le ragazze sono cariche e si presenteranno al meglio.

Ma quali protocolli vanno seguiti e in che condizioni il campionato riprende? Facciamo un po di chiarezza e cerchiamo di spiegare le tante difficoltà. Capitolo uno, i tamponi: ogni squadra 48 ore prima, quindi al venerdì dovrà effettuare i tamponi, solo le partecipanti alla gara e lo staff essendo ancora stadi e campi sportivi proibiti al pubblico. E le società dovranno far fronte all impegno anche se la Lega dilettanti ha promesso che i costi saranno rimborsati come per il maschile che però ha già a disposizione 9mila euro.

Comunque la procedura è la seguente: è stato stretto un accordo nazionale con FederLab che invierà propri incaricati nelle strutture indicate (un medico e un infermiere) e processerà i tamponi inviandoli quindi alle società. Il giorno della partita un documento comprovante la negatività sarà consegnato alla squadra avversaria. Non è chiaro, come spesso accade, che esiste la regola ma non la eventuale sanzione. Poi le trasferte, al momento con la ristorazione che non permette il pranzo in loco, le ragazze avranno il sacchetto da viaggio. Come ai bei tempi quando eri davvero dilettante. Poi il pullman, occorre distanziamento, anche perché non è scritto da nessuna parte se con il tampone aumenta la percentuale di occupazione. Comunque la voglia di giocare è tanta e quindi si parte e si verificherà se è possibile proseguire. L’ impressione è che si voglia comunque finire il campionato, almeno i nazionali, nel maschile forse l’Eccellenza per le questioni legate alle promozioni, ma giovanili e femminile regionale quasi impossibile. Unica eccezione il Veneto che sembra paghi i sieriologici alle società di Eccellenza per terminare. Insomma come sempre ognuno fa come vuole e può.

M.Z.