Spezia segue la corrente. Centinaia di "sardine" in piazza

Flash-mob in una piazza Mentana gremita di persone di tutte le età. Interventi e lettura di articoli della Costituzione scanditi da canzoni

"Sardine" in piazza alla Spezia (foto Frascatore)

"Sardine" in piazza alla Spezia (foto Frascatore)

La Spezia, 1 dicembre 2019 - Canzoni, aforismi, interventi e tanta unione. Durante il pomeriggio di ieri, Spezia ha ospitato la manifestazione organizzata dalle sardine in piazza Mentana, il nuovo movimento nato a Bologna da un’idea di Mattia Santoni. Le sardine spezzine si sono attenute a quelle che sono le direttive nazionali, ovvero «nessun insulto, nessun simbolo, nessun partito». E sulla base di questi principi è stata organizzata la dimostrazione del gruppo.

Il raduno si è aperto con la presentazione del movimento e la lettura di alcuni articoli della costituzione. Dopo questo breve incipit, nel pieno spirito del flash-mob e della manifestazione, sono state riprodotte e intonate numerose canzoni alternate con altrettanti interventi. Il primo brano è stato «Bella Ciao», la celebre canzone simbolo dei partigiani, per rimarcare lo spirito antifascista della manifestazione.

Un momento di unione che ha coinvolto studenti e lavoratori, bambini e anziani. Ognuno di loro cantava e mostrava il proprio slogan e la propria «sardina» disegnata su un cartoncino. Ad accompagnare i dimostranti non c’era solo la musica ma anche condivisione di idee. E proprio al termine di “Bella ciao” è iniziata una lunga serie di interventi. Prima di tutto la lettura del manifesto delle sardine e dei suoi punti cardine, come ad esempio «protagonista è la piazza, non gli organizzatori» ed «È possibile cambiare la direzione di una retorica populista».

In seguito sono intervenuti alcuni manifestanti e ognuno di loro ha sottolineato gli argomenti che più li hanno toccati, come il «non lasciarsi trasportare dalle fake news» o la più semplice condanna dell’apologia di fascismo. Non sono mancate riflessioni sia sul tema dell’integrazione, sottolineando come le grandi civiltà siano nate dall’unione di più culture, sia sul razzismo, argomento accompagnato da letture e testimonianze. La manifestazione è iniziata alle 17.30 e si è conclusa intorno alle 19 con un intervento particolarmente toccante.

Infatti l’ultima parola l’ha avuta una bambina, che è salita sulle scalinate del teatro e ha preso in mano il microfono, rimarcando come sia fondamentale cambiare se stessi prima di aspettare che cambino gli altri. L’evento ha avuto un’ottima risposta, dando ulteriore prova dell’impatto notevole che le sardine hanno avuto nella scena politica nazionale.