Elezioni, il Pd sceglie i capilista: Andrea Orlando correrà in casa

Nella precedente tornata il vice segretario nazionale e ministro del lavoro era stato candidato a Parma Jacopo Montefiori della federazione spezzina: "Candidatura importante anche per il significato politico"

Il ministro del Lavoro e vice segretario nazionale dei dem Andrea Orlando

Il ministro del Lavoro e vice segretario nazionale dei dem Andrea Orlando

La Spezia, 17 agosto 2022 - Sarà il vicesegretario nazionale dei democratici e ministro del Lavoro Andrea Orlando a correre come capolista alla Camera nel collegio della sua Liguria, insieme alla segretaria regionale del Pd e sindaco di Sestri Levante Valentina Ghio.

L’ex segretario ligure dem già parlamentare nella legislatura 2013-2018 Lorenzo Basso sarà invece capolista al Senato. A deciderlo è stata la direzione nazionale del Partito democratico riunita la scorsa notte a Roma per scegliere i candidati alle elezioni politiche del prossimo 25 settembre. A sorpresa sembra esclusa la ricandidatura dell’ex ministra della Difesa e senatrice uscente Roberta Pinotti.

Escluso anche il deputato uscente Franco Vazio. Rinuncia alla candidatura alla Camera nel collegio uninominale 2 (Genova Ponente) l’ex capogruppo dem in Consiglio comunale a Genova Alessandro Terrile. "È stato un lavoro faticoso, ci sono sempre troppe esclusioni... ma credo siano liste competitive e per fare un buon risultato" il commento di Orlando. Palpabile la soddisfazione da parte della segreteria dem spezzina. "Mentre attendiamo la fine del percorso di composizione delle candidature dell’uninominale – ha spiegato il segretario Jacopo Montefiori – questa è sicuramente un’importante notizia per la federazione provinciale del Pd spezzino e più in generale per tutto il territorio ligure. La candidatura dell’onorevole Orlando come capolista, ricordiamoci che l’ultima volta era stato candidato a Parma, è un importante ritorno. Non che sia mai mancato in questi anni, va riconosciuto ciò che ha fatto per la compagine del governo Draghi e penso soprattutto alle risposte sul piano sociale ed economico rispetto agli effetti della crisi internazionale e alle nuove emergenze sociali. Una candidatura importante anche per il suo singificato politico. Di sicuro è quello che più di altri ha marcato in maniera più netta il suo impegno nel governo Draghi e questo è un fatto abbastanza oggettivo... Come segretario proviciale sono contento anche per la candidatura della segretaria regionale Valentina Ghio".

Una candidatura di peso quella di Orlando. Nel 2013, come ministro dell’Ambiente, sotto il governo Letta, è stato uno dei promotori della legge sulle emergenze ambientali della Terra dei fuochi e dell’Ilva, che fornisce nuovi strumenti alla magistratura per combattere i roghi di rifiuti, accelera le bonifiche e stabilisce l’uso dell’esercito a scopo di sorveglianza nelle terre contaminate. Successivamente ministro della Giustizia, Orlando ha promosso il potenziamento dell’Anac, e la nuova legge anticorruzione, che ha tra i punti principali un aumento delle pene per i reati più gravi contro la pubblica amministrazione. Da ministro del lavoro non sono mancati dei distinguo col premier Draghi per diverse vedute sul tema dell’occupazione.

A.M.Z.