Ebola, scatta il piano per la nave in arrivo

Timori per una portacontainer dalla Sierra Leone

Virus Ebola (Ap)

Virus Ebola (Ap)

La Spezia, 27 ottobre 2014 - E’ in viaggio verso il porto della Spezia, una nave portacontainer proveniente dalla Sierra Leone, da dove ha mollato gli ormeggi giovedì. Arriva da uno dei paesi più colpiti dal virus Ebola ed è attesa per sabato 8 novembre. Il timore di rischi sanitari ha già fatto scattare un piano sicurezza coordinato dal prefetto Giuseppe Forlani. Piano che impone i protocolli dell’organizzazione mondiale della Sanità e di quelli del ministero della Saluti. Come i lettori de La Nazione sanno, il prefetto ha scritto al ministero dell’Interno per chiedere ulteriori ragguagli sulle regole da seguire ipotizzando perfino una quarantena per i marinai fino allo scadere del 21 giorno dall’inizio del viaggio, periodo di incubazione del virus.

"Stiamo raccogliendo tutte le informazioni per avere la certezza che i marinai dell’equipaggio siano negativi al virus Ebola", spiega il prefetto. "Le procedure — aggiunge — saranno coerenti con i protocolli che derivano dell’Oms e dal piano nazionale del ministero della Salute". L’Organizzazione mondiale della Sanità non ha posto limitazioni alla circolazione aerea e marittima di persone provenienti dai paesi dell’Africa più colpiti dal virus. Il primo monitoraggio viene fatto al porto di partenza basandosi sul principio dell’assenza dei sintomi del contagio, primo fra tutte la febbre. E’ il comandante della nave che si preoccupa lungo il viaggio di tenere sotto controllo la situazione. Dopo di che è previsto la visita a bordo della nave da parte del medico di frontiera.

Da un vertice in prefettura, alla presenza di Capitaneria, Autorità portuale e Sanità marittima, è stata condivisa l’applicazione di un principio di cautela. Punto principale: impedire che i marinai possano incontrare operatori portuale e circolare in città in attesa che passino i 21 giorni dell’incubazione del virus dalla partenza dal porto di Freetown. Si tratta di una quarantena, una misura precauzionale già messa in pratica nei porti americani e in questi giorni in Lomardia per i due medici italiani rientrati dalla Sierra Leone. Di qui la lettera urgente al ministero dell’Interno. Nel giro di pochi giorni, nell’entrante settimana, il piano sicurezza sarà messo a punto. "Quando la nave arriverà — afferma il prefetto — verificheremo la situazione e saranno prese disposizioni. Se non ci saranno certezze, dopo i controlli, sarà evitato qualsiasi contatto".

Manrico Parma