Arte e poesia a Monterosso nel segno di Cozzani / FOTO

Successo per la terza edizione all'agriturismo Buranco

La serata all'agriturismo Buranco

La serata all'agriturismo Buranco

Monterosso (La Spezia), 29 luglio 2018 - Per una sera il grande intellettuale spezzino Ettore Cozzani è tornato nei luoghi delle sue vacanze: le Cinque Terre. La terza edizione di Ettore Cozzani Arte e Poesia ha riportato i versi e i racconti del fondatore della rivista "L'Eroica" tra i limoni e i vigneti dell’agriturismo Buranco a Monterosso al Mare. A organizzare la serata sono state l’Associazione Amici di Ettore Cozzani presieduta dall’avvocato Giovanni Pardi e l’Associazione Amici delle Cinque Terre presiuduta dal senatore Luigi Grillo che ha fatto gli onori di casa a un pubblico folto e attento.

A dare voce all’opera di Ettore Cozzani (1884-1971) sono saliti sul palco Eros Pagni, Roberto Alinghieri e Matteo Taranto, attori originari del Golfo dei Poeti, “fermaglio che la natura ha posto alla bellezza del circondario”, come ha scritto Cozzani nelle “Le mie Cinque Terre”, una delle sue ultime opere. Roberto Alinghieri si è cimentato con “L’amante delle nuvole”, brano conclusivo del volume “I racconti delle Cinque Terre”, Matteo Taranto ha letto il racconto “I lupini” da “Il regno perduto” e Eros Pagni, primo attore dello Stabile di Genova, ha letto un collage descrittivo del Golfo e delle Cinque Terre di Cozzani.

Le letture sono state intervallate dai brani musicali interpretati da Angela Dettori e Flavia Barbacetto del gruppo “The Blue Dolls”, specializzato nella musica anni ’30 e ’40 e nelle riproposizioni dei successi del Trio Lescano. Un vero e proprio tuffo nel passato: dal micromondo delle Cinque Terre raccontato minuziosamente e appassionatamente dalle parole di Cozzani allo scenario ampio di quei tempi offerto dalle note musicali. Il programma di recupero dell’opera di Cozzani non finisce qui e avrà come prossima tappa Milano dove a gennaio per due giorni, tra Brera e la Cattolica, si terrà un convegno sull'intellettuale del primo Novecento, d’intesa con la Fondazione Cariplo e la Fondazione Carispezia. “Se la prima parte della sua vita Cozzani l’ha passata tra Spezia e Vernazza, dove la mamma lo portava d’estate nel “Regno Perduto”, - ha spiegato il presidente dell’associazione Giovanni Pardi - la seconda parte si svolge a Milano dove compie il miracolo dell’Eroica che viene pubblica per 27 anni di seguito e apre un vero e proprio fronte culturale in cui viene dato spazio a giovani scrittori, poeti e artisti”.