El Greco, Pontormo e Beato Angelico alla Spezia per i 20 anni del museo Lia

Dal 24 marzo una grande mostra con venti capolavori d'arte provenienti dalle collezioni più importanti del mondo

Sposalizio della Vergine del Beato Angelico

Sposalizio della Vergine del Beato Angelico

La Spezia, 1 marzo 2017 - Il Museo Lia della Spezia celebra vent'anni di vita e festeggia con 20 opere, provenienti da altrettanti musei nazionali e internazionali, che sarannno protagoniste di una  mostra che celebra 'L'elogio della bellezza'.

L'inaugurazione, prevista per il 24 marzo, ha lo scopo di rendere omaggio a Amedeo Lia, collezionista d'arte che negli anni Novanta donò alla città le opere oggi contenute nel museo di via del Prione.

«È il modo in cui abbiamo voluto interpretare la missione di vita di Lia - ha detto il sindaco Massimo Federici -, una costante ricerca della bellezza sino a diventare tra i collezionisti privati più importanti d'Europa».

Le opere in prestito verranno esposte ciascuna in una sala del museo: tra queste il Cristo Portacroce di El Greco da Madrid, il Compianto del Bramantino da Milano, Nature morte di Chiardin da Parigi, lo Sposalizio della Vergine del Beato Angelico da Firenze, il Ritratto di Clemente X del Bernini da Roma, un Autoritratto del Pontormo da Firenze, una Madonna con Bambino di Carracci dalla pinacoteca Capitolina.

«Si tratta di desiderata dello stesso Amedeo Lia, opere che avrebbe voluto nella sua collezione, o di pezzi che hanno affinità con quelle già esposte nel museo. Nel ventennale i musei coinvolti parteciperanno con eventi e attività» hanno spiegato Marzia Ratti dell'istituzione servizi culturali e Andrea Marmori direttore del museo Lia.

La mostra è nata in collaborazione con la Fondazione Carispezia e il contributo di Crédit Agricole Carispezia. «L'apertura del Lia ha dato avvio a una stagione culturale e museale importante in questa città - ha detto il presidente della Fondazione Matteo Melley -. Il mecenatismo moderno italiano ha pochi esempi di questo livello. Solo di recente Prada e Armani a Milano, ad esempio, hanno investito in cultura: Lia li ha anticipati. L'impegno è che questa mostra sia un nuovo inizio sulle potenzialità del museo».