Bus turistici a Volastra. Salita da palpitazioni

Violano la Ztl: a rischio multa

Personale delle Ferrovie ‘blinda’ le banchine di Vernazza

Personale delle Ferrovie ‘blinda’ le banchine di Vernazza

Cinque Terre, 26 aprile 2019 - Alla stazione centrale della Spezia una bolgia infernale, almeno nelle prime ore del mattino. E alle Cinque Terre? Idem. Nonostante il tempo non proprio clemente, anche quest’anno il ponte del 25 aprile, ha segnato a tutti gli effetti l’avvio del picco stagionale. Che vuole dire un enorme giro d’affari per gli operatori economici, e qualche grattacapo per il Parco e gli amministratori locali, costretti a fare salti mortali per tenere la barca in pari, assecondando, senza derogare a condizioni essenziali di sicurezza, la legittima voglia di crescita di un mondo che vive prevalentemente di turismo. Tutto è filato liscio, eccezion fatta per un piccolo incidente capitato nel tratto di sentiero tra Corniglia e Volastra – vittima una turista inglese che si era procurata una frattura della caviglia – e che ha richiesto l’intervento del soccorso alpino.

Insomma, la macchina del controllo del territorio, messa in campo nelle scorse settimane e coordinata dal Parco, ha dimostrato di sapere reggere l’onda d’urto. Merito anche dei tanti volontari – operatori del Cai, guardie ecologiche, carabinieri in congedo – che hanno messo a disposizione la loro esperienza per consentire che tanto nei borghi quanto nei sentieri il flusso dei visitatori scorresse senza particolari impedimenti. Un caso a parte quello di Riomaggiore, dove l’amministrazione comunale per dare una mano al personale in forza alla polizia municipale ha ingaggiato nei giorni scorsi quattro vigilantes della Lince e un ausiliario, che hanno presidiato strategicamente ingresso e uscita dei tunnel di collegamento tra le stazioni e i borghi e le due diramazioni che scendono verso il mare.

Una misura-tampone che resterà in vigore fino al 5 maggio e sulla quale il sindaco Fabrizia Pecunia vorrebbe poter fare affidamento fino alla fine dell’anno. Qualche criticità è stata registrata lungo la strada che sale verso Volastra. In corrispondenza del bivio di Manarola c’è un cartello che dice vieta ai pullman di addentrarsi per più di sei chilometri: l’indicazione è stata data per permettere anche ai bus di arrivare fino alla Cantina sociale, dove c’è uno slargo che consente di fare manovra, tornando così sulla via principale. Ma molti pullman svoltano prima e portano i visitatori fino alle porte di Volastra lungo una strada tortuosa dove a malapena due auto che viaggiano in senso opposto possono incrociarsi senza bloccare il traffico. Con un bestione di 12 metri chiaramente la situazione si complica. Nella migliore delle ipotesi si formano code. Ma c’è anche il rischio che possano verificarsi incidenti. La situazione è già stata posta all’attenzione della Provincia. E il Comune ha già elevato sanzioni per colpire i mezzi che, giunti a Volastra, nel fare manovra superano, non autorizzati, i varchi della Ztl.

Roberta Della Maggesa