Il ’bruto’ era il vicino di casa. Un uomo di 71 anni con cui la famiglia della vittima, di appena 7 anni, andava a cena in amicizia al ristorante e di cui aveva fiducia, finché non ha scoperto il ’vizio’. Avrebbe palpeggiato il minore, più volte, nelle parti intime. Fatti che si riferiscono all’estate del 2000, all’uscita dal lockdown, e sono avvenuti a Santo Stefano Magra e La Spezia. L’accusa è di violenza sessuale continuata. Ieri l’uomo, che compirà tra poco 74 anni e di cui non forniamo le generalità a tutela della parte offesa, essendo facilmente identificabile trattandosi del vicino di casa, è stato condannato a un anno reclusione, con il beneficio della sospensione condizionale della pena e senza provvisionale, dal giudice dell’udienza preliminare Fabrizio Garofalo. Il suo avvocato difensore di fiducia, Maurizio Sergi, ha scelto il rito abbreviato dove il giudizio si basa esclusivamente sugli atti prodotti dall’accusa e che permette di poter usufruire dello sconto di un terzo della pena. Il pubblico ministero Monica Burani aveva chiesto una condanna più pesante, quattro anni e quattro mesi. Ma il giudice, riconoscendo l’imputato colpevole, ha però applicato l’ipotesi attenuata prevista dall’ultimo comma dell’articolo 609 bis. A denunciare il vicino di casa erano stati i genitori del bimbo, che si erano rivolti ai carabinieri. Era stato il piccolo a raccontare di essere stato oggetto delle attenzioni dell’uomo, con il quale aveva un rapporto confidenziale da alcuni mesi. Il minore è stato ritenuto attendibile sulla base di una perizia disposta dal giudice. In sede di incidente probatorio ha detto che giocando in giardino, l’uomo in più occasioni avrebbe approfittato per toccarlo. In un caso sarebbe stata addirittura la sorellina a raccontare a mamma e papà quello che faceva il vicino di casa al fratello. Sarebbe anche accaduto il 7 agosto 2020 durante la cena con le rispettive famiglie in un ristorante della città: il settantenne, tra una portata e l’altra, si sarebbe alzato e facendo il giro del tavolo andando verso il bimbo gli avrebbe toccato le spalle per poi scendere sul corpo fino alle parti intime. Accortosi dello sguardo del padre, tornava subito al suo posto. Il giorno successivo il vicino è stato chiamato per avere spiegazioni, lui avrebbe ammesso di aver giocato con il bimbo. Una conversazione che è stata registrata dal padre e che è stata poi consegnata ai carabinieri. E da quel giorno, i rapporti della famiglia col vicino sono stati interrotti. Massimo Benedetti