"Parlare di dismissione dell’impianto in questo contesto è pura utopia. Ridiscutere invece l’accordo nella sua interezza è un atto giustificato e irrinunciabile per il Comune, sia, come qualcuno dice, per l’accordo vecchio in parte disatteso, sia per le mutate condizioni. Non sarà una battaglia facile, ma ci sono ragioni valide per provarci, con tenacia e determinazione". Sul dibattito legato al futuro di Panigaglia, che da settimane sta animando gli animi, interviene anche il candidato a sindaco di Porto Venere Marco Vignudelli. Per l’ex sindaco di Follo, oggi a capo della lista ‘Insieme alla Gente’, Panigaglia è "una realtà ormai consolidata", ma ciò non toglie che si debba ottenere "massima sicurezza e ricadute sul territorio. Non si comprende come abbia potuto insediarsi in quella bellissima baia, sfregiando un angolo meraviglioso della costa – dice Vignudelli –, ma questo ormai è storia passata. Dobbiamo invece confrontarci con la realtà di oggi. L’azienda occupa 80 dipendenti che arrivano con l’indotto a 150 in alcuni periodi dell’anno, con un tangibile contributo occupazionale sul territorio. È un impianto ad alto rischio, ma il fatto che ad oggi non sia mai accaduto fortunatamente un incidente grave è il segno di avere sempre dato priorità alla sicurezza e al controllo dell’attività da parte di tutti gli entri preposti". Un ruolo, quello dell’impianto di rigassificazione, che per Vignudelli potrebbe diventare sempre più centrale per gli approvvigionamenti nazionali. "Oggi è uno dei tre rigassificatori che assicurano il rifornimento del gas dall’Algeria. Il fatto che Gnl Italia abbia deciso di affiancare a questa attività anche l’attività di distribuzione del carburante per auto trazione è il primo segnale di un ulteriore consolidamento. Il secondo segnale, ben più significativo, è il fresco accordo che il governo Meloni ha fatto con l’Algeria, volto a implementare le quantità di gas verso l’Italia. Questo significa che Panigaglia diventerà un perno centrale nella politica energetica italiana, molto più di oggi. L’area in cui sorge l’impianto è di proprietà della Snam. Utopia pensare anche per questo a una dismissione". Vignudelli, pur sottolineando di condividere sul tema molte riflessioni del candidato Paolo Negro, non gli risparmia una stoccata: "Queste incursioni solitarie in Regione e Ministero, oltre ad essere uno sgarbo all’istituzione Comune, sono inutili scoop elettorali, che indeboliscono la strategia per raggiungere l’obiettivo". mat.mar.