Viene apposta dalla Spagna. Ma non può testimoniare

Rinviata l’udienza del processo per favoreggiamento dell’immigrazione. Thair Maigini, nigeriano ex Primavera dello Spezia, non era stato avvisato .

Tra poco saranno cinque anni da quando era deflagrata l’inchiesta della procura spezzina nei confronti di alcuni dirigenti dello Spezia Calcio con l’accusa di favoreggiamento all’immigrazione clandestina, ma ancora il processo davanti al collegio del tribunale stenta a decollare.

Dopo lo stop per il covid e le vicissitudini per rintracciare alcuni calciatori nigeriani chiamati a testimoniare, ieri mattina era in calendario una nuova udienza. Ma purtroppo si è registrato un altro nulla di fatto, con l’ennesimo rinvio. A chiederlo era stato l’avvocato Matteo Cereghino di Genova, difensore di Roberto Sannino coinvolto in qualità di tutore in Italia dei baby calciatori. Si è creato poi un ulteriore problema per la sostituzione di uno dei tre giudici, che è risultato incompatibile. Ma la cosa più clamorosa è che ieri mattina si è presentato in aula per testimoniare Thair Maigini, 26 anni, ex difensore centrale della Primavera dello Spezia nella stagione 2016-17, uno dei ragazzi nigeriani venuti dall’accademia di Abuja. Nessuno lo aveva avvisato che l’udienza sarebbe stata rinviata. E’ venuto addirittura dalla Spagna, dov’è in prova con un club di terza serie. Maigini, che non ha mai esordito in prima squadra con lo Spezia, non ha fatto una brillante carriera. Ha giocato in Repubblica Ceca con Sokol Brozany e Jablonek e ora è svincolato. Non è stato possibile ascoltarlo, è stata registrata la sua presenza e gli è stato detto di tornare a febbraio.

Tra i calciatori nigeriani ex Spezia chiamati a testimoniare testimoni c’è anche David Okereke, che ha giocato anche in Champions League e ora è uno de punti di forza della Cremonese.

Massimo Benedetti