"Video colloqui e selezione in presenza" Così il sistema ha retto all’urto del Covid

Erogati, nell’anno della pandemia, oltre 37mila servizi: 16.600 per attività di accoglienza e oltre 18mila per l’orientamento di base

Un centro per l’impiego

Un centro per l’impiego

Quanto ha pesato – e continua a pesare – l’emergenza covid sull’attività dei Centri per l’impiego? Moltissimo, ovviamente, ma non fino al punto da bloccarne l’operatività, che è stata garantita prima solo da remoto e poi, con l’allentamento dei vincoli, anche in presenza. In particolare – come spiega la responsabile spezzina Linda Torre – con l’inizio del lockdown, dalla metà di marzo 2020 alla fine di luglio 2020 tutti i servizi dei Cpi per persone e imprese sono stati erogati da remoto, on line, via email, su piattaforma web e telefonicamente.

Nel Recruiting day del dicembre 2020 le aziende hanno potuto usufruire sul portale Formazione Lavoro di Regione Liguria di un proprio spazio virtuale, con partecipazione online dei referenti delle risorse umane, che hanno incontrato direttamente i candidati per video colloqui di selezione sulle posizioni lavorative e di tirocinio aperte. Attualmente il sistema dei servizi è impostato sia da remoto che in presenza su appuntamento, nel rispetto delle regole anti covid. Scorrendo i numeri riferiti al 2020, compresi quelli della fase più difficile, durante il lockdown, si scopre che fra Spezia e Sarzana (dove la responsabile è Laila Coltelli), sono stati erogati ben 37.020 servizi, di cui 16.649 hanno riguardato attività di accoglienza, prima informazione su opportunità lavorative e formative, procedure amministrative varie e supporto. 18.705 sono state le attività di orientamento di base, supporto alla persona attraverso colloqui individuali, con definizione di obiettivi e progetto professionale personalizzato e accompagnamento dell’utente nella realizzazione del piano d’azione individuato; 1.339 i servizi di orientamento specialistico per aiuto nella stesura curriculum e lettera di presentazione, tecniche di ricerca del lavoro, preparazione al colloquio di selezione, utilizzo dei social media per il lavoro, eccetera. E ancora, 327 sono stati i servizi rivolti all’attivazione di tirocini formativi in azienda, strumento che ha risentito particolarmente del blocco imposto dalle normative durante tutta l’emergenza, come avvenuto per la formazione in aula.

Ma in cosa consiste sostanzialmente l’attività dei Cpi? Due i settori principali: i servizi alle persone e quelli alle imprese. Per quanto riguarda il primo, i Centri favoriscono sul territorio l’incontro tra domanda e offerta di lavoro, attuano interventi di politiche attive del lavoro, offrono servizi gratuiti alle persone in cerca di occupazione che necessitano di orientamento o di un sostegno nella scelta di un percorso formativo eo lavorativo. Per accedere ai servizi occorre rilasciare la cosiddetta Dichiarazione di immediata disponibilità al lavoro iscrivendosi sul portale regionale: https:miattivo.regione.liguria.it oppure sul portale nazionale: www.anpal.gov.it Successivamente, la persona è contattata per un colloquio con un orientatore e per la sottoscrizione del Patto di servizio personalizzato, nel quale vengono definiti piano di azione e impegni reciproci. Quanto alle imprese, i Centri per l’impiego favoriscono la conoscenza di tutti gli strumenti di politiche del lavoro utilizzabili dalle aziende. Promuovono l’incontro domandaofferta, offrono servizi gratuiti rivolti a datori di lavoro pubblici e privati, agenzie e consulenti del lavoro, associazioni di categoria. Non solo. Forniscono informazioni e assistenza su comunicazioni obbligatorie per assunzioni, trasformazioni, cessazioni dei rapporti di lavoro, accesso agli atti. Importante anche la consulenza e l’assistenza su modalità di assunzione, normativa in tema di lavoro, tipologie contrattuali, procedure amministrative, incentivi e agevolazioni all’assunzione previsti a livello nazionale e regionale.

Franco Antola