Viadotto chiuso ai camion "Mettersi subito al lavoro"

Lo stop deciso perchè "le frenate dei Tir possono deformare le pile". Riunione d’urgenza in Prefettura. Le polemiche dal mondo della politica

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Una giornata di passione, che rischia di essere la prima di tante. Lo stop al transito dei mezzi superiori alle 3,5 tonnellate sul viadotto ‘Valle Ragone’, situato sull’A12 tra i caselli di Sestri Levante e Lavagna, ha creato disagi enormi agli automobilisti lungo la tratta tra Genova e La Spezia. Migliaia i camion che solo ieri si sono riversati sull’Aurelia e sulla viabilità secondaria tra Sestri e Lavagna, paralizzando la viabilità locale. Una situazione di estremo disagio affrontata anche ieri mattina nella riunione convocata d’urgenza in Prefettura tra Regione, ministero delle Infrastrutture e Aspi, anticipata di qualche ora dalla trasmissione di una relazione dettagliata da parte dell’ispettore del Mit Placido Migliorino ai pm di Genova: sono stati proprio questi ultimi, che si occupano anche delle inchieste sulla gestione della rete autostradale, a chiederla all’ispettore, così come successo negli altri casi. A spingere il Mit verso lo stop ai mezzi pesanti il fatto che le frenate dei tir "possono deformare le pile e il sistema di appoggi. C’è un problema alla verticalità del viadotto – spiega l’ispettore del Mit Placido Migliorino – per questo è stata decisa la limitazione. Le frenate dei mezzi pesanti potevano incidere su quelle problematiche aumentandole".

Proprio nella riunione in Prefettura è emersa la possibilità di intervenire d’urgenza sul viadotto con alcuni lavori della durata di qualche giorno, che potrebbero permettere nuovamente il passaggio dei mezzi pesanti. "Su questo viadotto non ci sono alternative che iniziare a lavorare quanto prima per risolvere la situazione e permettere il passaggio del traffico pesante. Attendiamo una decisione da parte del ministero delle Infrastrutture sul progetto di Aspi che prevede di intervenire sul viadotto da domani e fino a domenica mattina, riaprendo alla piena viabilità già nel pomeriggio di domenica" dice l’assessore regionale alle Infrastrutture, Giacomo Giampedrone, che ha ribadito la necessità di rendere gratuito il tratto tra Sestri Levante e Lavagna in entrambe le direzioni per permettere al traffico leggero di utilizzare maggiormente l’autostrada e alleggerire così la viabilità ordinaria.

"Se l’orizzonte temporale di questa chiusura ai mezzi pesanti dovesse essere di più giorni – ha rilanciato il presidente Toti – è impensabile lasciare i sindaci da soli a gestire una situazione complicatissima, aggravata dal fatto che molti di questi mezzi sbagliano nell’imboccare il percorso alternativo e si ritrovano nella viabilità cittadina". Le polemiche, anche ieri non sono mancate. E se la deputata spezzina di Cambiano, Manuela Gagliardi, ha annunciato di voler chiedere l’audizione in commissione alla Camera dell’ispettore del Mit Placido Migliorino perché "è inaccettabile che solo il 30 per cento delle autostrade sia stato ispezionato", i totiani in consiglio regionale affondano il colpo invitando Autostrade e Mit a "prendersi le proprie responsabilità", mentre Fratelli d’Italia ha organizzato un sit in di protesta per domani nei pressi del casello autostradale di Sestri Levante.

A sinistra, il Pd regionale ha chiesto la creazione di una commissione d’inchiesta permanente sullo stato delle infrastrutture in Liguria "che dia un quadro chiaro e trasparente della situazione. La situazione del traffico tra Sestri e Chiavari è insostenibile, così come in molte altre tratte della Liguria". Gianni Pastorino di Linea Condivisa attacca invece Toti: "Ci piacerebbe che il presidente della Regione dicesse una cosa molto chiara: che non si può vivere sotto i viadotti in Liguria, regola che vale in ogni parte d’Italia, ma ancora di più in Liguria". E sulla vicenda interviene anche il M5S con il consigliere Fabio Tosi che spiega: "L’interdizione del tratto autostradale tra Sestri Levante e Lavagna ai mezzi pesanti sta causando gravissimi disagi alla circolazione e alla qualità della vita delle due cittadine del Levante: va interdetto transito mezzi pesanti nei weekend e vanno previsti indennizzi per gli operatori del commercio e del turismo".

Matteo Marcello