Via Colonna, chiesto il ritiro della delibera per l’alienazione

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Il tam tam ambientalista – che osteggia la volontà annunciata dalla giunta- Cozzani di Porto Venere di mettere all’asta per 46.800 euro il tratto terminale di via Colonna, ambito dalla proprietà della locanda San Pietro latrice della richiesta di interesse che ha di fatto innescato la prospettiva di alienazione - svalica i confini della provincia. Accade sull’onda lunga del sentimento diffuso che attribuisce al mantenimento della proprietà pubblica del percorso panoramico la migliore forma di tutela dei valori storico culturali insisti nello stesso, là dove si salda a piazza Spallanzani e a via Vittoria, nel contesto urbanistico del promotorio di San Pietro, elemento qualificante delle scelte dell’Unesco quando il territorio è stato ricompreso nei "patrimoni dell’umanità". In pista è entrato il Gruppo di Intervento giuridico, un’associazione di protezione ambientale che ha la sua sede a Cagliari e che, attraverso il presidente Stefano Deliperi, si è lanciata in un affondo in punto di diritto: la richiesta al Comune del ritiro in autotutela della delibera con la quale il Consiglio comunale, il 22 dicembre, a maggioranza (ridotta, con voto contrario del consigliere Angelino) ha aggiornato il piano delle alienazioni-valorizzazioni immobiliari nel triennio 2021 e 2023. Il presupposto dell’affondo in punto di diritto è l’assenza di un’esplicita dichiarazione di "non interesse culturale", la sola capace di rendere praticabile l’alienazione. La competenza alla verifica è della Soprintendenza ai beni culturali che, non investita della richiesta prima della deliberazione consiliare, ha richiamato alla necessità della stessa con lettera formale al Comune.