Vezzoni si aggiudica i beni della Crocetta La sua offerta ha scalzato quella di Balducci

Colpo di scena nella vendita del rudere: il vincitore escluso un anno fa per ritardi nella consegna del plico imputabili alle Poste

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La sua offerta era stata esclusa e neppure presa in considerazione, poiché recapitata in ritardo agli uffici comunali: riammessa alla gara dai giudici, è risultata la migliore, tale da garantirgli l’aggiudicazione dei beni. Colpo di scena nella gara per la vendita del rudere e dei terreni pertinenziali di via della Crocetta a Porto Venere: Giampaolo Vezzoni, al termine di una battaglia legale durata quasi un anno, ha vinto il bando lanciato nel gennaio dello scorso anno dal Comune di Porto Venere, sopravanzando l’imprenditore Marco Balducci, l’unico concorrente che era stato inizialmente ammesso dalla commissione di gara alla procedura, risultandone poi il vincitore.

Ieri mattina, la stessa commissione comunale ha aperto il plico contenente l’offerta del cittadino di Carrara: la proposta, pari a 61.111 euro, è risultata superiore a quella di 55mila presentata da Balducci, con il responsabile della gara che ha dunque proposto l’aggiudicazione dei beni in favore di Vezzoni. La procedura sarà completata nei prossimi giorni, andando di fatto a chiudere una vicenda incredibile nella sua particolarità, se si pensa che fino a dieci giorni fa Vezzoni risultava escluso dalla gara, ovvero prima che il Consiglio di Stato, ribaltando quanto deciso lo scorso aprile dal Tar ligure, ha deciso di riammetterlo alla gara per l’aggiudicazione dei beni. Una storia particolare che ruota sui ritardi con cui il servizio postale ha consegnato al Comune di Porto Venere il plico contenente l’offerta di Vezzoni: lo scorso 11 febbraio l’uomo aveva spedito l’offerta attraverso l’ufficio postale di Marina di Carrara, ma questa non era arrivata a destinazione entro i termini stabiliti dal bando, ovvero le 12 del 15 febbraio. A causa di un disservizio postale, l’offerta fu infatti recapitata agli uffici comunali poco più di tre ore più tardi, alle 15.22 del 15 febbraio, portando la commissione a non ammettere il concorrente alla gara e a procedere con le operazioni. Vezzoni si è così affidato all’avvocato Alberto Antognetti per far valere le proprie ragioni e, dopo aver sollecitato inutilmente il Comune ad annullare in autotutela gli atti di gara, ha avviato una battaglia legale. Il Tar ligure, dopo aver sospeso i provvedimenti comunali e ordinato l’ammissione alla gara con riserva dell’offerta di Vezzoni, respinse il ricorso. Il Consiglio di stato a fine dicembre ha però ribaltato tutto, sottolineando che i disservizi postali non erano imputabili al Vezzoni. Da qui la riapertura della gara, culminata ieri con l’apertura e la valutazione dell’offerta presentata da Vezzoni, risultata vincente.

Matteo Marcello