Vetrine speciali per il saluto ai crocieristi

Mentre le compagnie sperano nella ripartenza a Ferragosto, la Confcommercio pensa all’accoglienza dei turisti in arrivo con la prima nave. .

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Un altro slittamento per la ripresa dell’attività delle navi da crociera, dopo l’ultimo ‘paletto’ piantato dal Governo nella navigazione a vista a fronte dello scoglio-coronavirus: il 31 luglio. La compagnia Costa, ad esempio, ha già deciso: prenotazioni sospese fino al 15 agosto. La Royal Carribean va anche oltre: la ripartenza è stata posticipata al 15 settembre. Questione di attesa del benedetto protocollo interministeriale che deve disciplinare la gestione dei passeggeri a bordo a fronte dell’insidia Covid-19: distanziamenti fisici, procedure di controllo sanitario, settori riservati in caso di emersione di casi sospetti, uso mascherine. Ciò non toglie che alla Spezia ci sia chi pensi ad un’accoglienza in grande stile in occasione dell’arrivo dei primi crocieristi alla stazione marittima. E’ la Confcommercio che, anche grazie all’effetto indotto sul tessuto commerciale dello stop alle crociere, appare sempre più motivata sostenere la nuova frontiera del turismo.

"Stiamo pensando ad un allestimento speciale delle vetrine dei negosi dedicato ai crocieristi" anticipa il presidente Gianfranco Bianchi.

Della serie: in tempi di vacche magre si capisce di più il valore di quello che veniva dato per scontato, nel caso specifico l’apporto delle navi da crociera all’economia cittadina e del comprensorio.

Non ci sono studi aggiornati. Ma il calcolo è per via deduttiva. L’ultima ricerca che documentava, seppur sul piano delle stime, la ’linfa’ generata in città dalle navi da crociera risale al 2015, quando furono 667mila i passeggeri sbarcati al molo Garibaldi e alla calata Paita. Lo studio, commissionato dall’Autorità portuale, fu svolto dalla società “Risposte turismo“. Ebbene, le spese attribuite ai crocieristi sul territorio spezzino erano state stimate in 22,7 milioni di euro, tra escursioni, acquisiti, accesso a bar e ristoranti; a cui erano stati aggiunti 1,96 milioni di spese conseguenti allo sbarco in città di parte degli equipaggi delle navi. Da mettere in conto anche i profitti dei servizi nautici e i rifornimenti alimentari nel territorio.

Traslando i dati sul 2020, tenuto conto del maggior numero di crocieristi preventivati, si può facilmente stimare in oltre 30 milioni di euro l’ammontare degli affari in gioco sul territorio. Il 2020 avrebbe dovuto essere l’anno dei record, con 848.146 croceristi attesi e 143 ‘toccate’ da parte delle navi a consolidamento della centralità della Spezia, e della Liguria, nel comparto delle navi da crociera sull’onda del sorpasso col Lazio, su scala regionale. Non sarà così. Già sono stati persi 300mila turisti. Ma al netto del Covid, la Spezia era lanciatissima. "Alla fine del 2019, aveva movimentato 601.411 passeggeri, il 34,2 per cento in più rispetto all’anno prima, contribuendo alla maggior crescita su scala nazionale della Liguria. Anche per questo sulla via del superamento dell’emergenza Covid occorre anche rafforzare una politica di accoglienza regionale" dice il direttore di Confcommercio Roberto Martini. Musica per le orecchie di Francesco Bellacosa dell’agenzia marittima Spediamar che ascolta e che è tornato alla casa-madre: dopo i trascorsi associativi in Confindustria ha maturato la scelta di aderire all’organizzazione dei commercianti sull’onda di un’affiliazione (sul piano nazionale) che viene da lontano, datata 1945. "Un’alleanza naturale quella fra agenti marittimi e Confcommercio", spiega Bellacosa.

Corrado Ricci