Vaiolo delle scimmie, infettato un giovane in Liguria

Lo ha contratto un 36enne di Albisola Superiore, ha la febbre e presenta vescicole a mani e piedi. In isolamento per tre settimane

Accertato dal laboratorio del San Martino il 1° caso di vaiolo delle scimmie in Liguria

Accertato dal laboratorio del San Martino il 1° caso di vaiolo delle scimmie in Liguria

Savona, 5 luglio 2022 - Il laboratorio regionale di igiene del policlinico San Martino di Genova ha accertato il primo caso di vaiolo delle scimmie in Liguria. Chi lo ha contratto è un 36enne di Albisola Superiore. Si è presentato al pronto soccorso dell’ospedale San Paolo di Savona a seguito della comparsa di lesioni e una sintomatologia che poteva essere ricondotta a questo virus. Le sue condizioni non destano preoccupazioni: ha qualche linea di febbre e presenta vescicole a mani e piedi ed è stato posto in isolamento nel suo domicilio. Provvedimento che avrà la durata di tre settimane e comunque fino alla risoluzione della sintomatologia. Si stanno effettuando le indagini epidemiologiche per la ricerca dei contatti stretti.

«Appena il caso è stato segnalato – ha affermato Giovanni Toti presidente e assessore alla sanità di Regione Liguria - sono state attivate le procedure e avviato il protocollo operativo che consente di effettuare diagnosi tempestive". "La Liguria – ha spiegato Filippo Ansaldi – direttore generale di Alisa - sta dimostrando di saper mettere in campo una sorveglianza attenta. Dobbiamo ricordare che ci troviamo di fronte ad una malattia a trasmissione diretta e che, in particolare alle nostre latitudini, si diffonde tra esseri umani, attraverso contatti stretti. Si tratta inoltre di una malattia molto diversa rispetto al Covid, con i cluster che tendono ad autoeliminarsi". "Il sistema sanitario – ha aggiunto Matteo Bassetti coordinatore del Diar di Malattie Infettive - è organizzato per la gestione anche dei casi di vaiolo delle scimmie. Si tratta di una malattia senza sintomi importanti, che generalmente si auto limita, ma che necessita di sorveglianza. Si tratta ormai di una infezione endemica che conta 6.177 casi nel mondo e 193 in Italia (Italia al nono posto per casi) con la quale dovremmo imparare a confrontarci senza allarmismi".