Covid Spezia, vaccino veloce in farmacia. Ma le agende sono sature fino a agosto

Ieri primo giorno di iniezioni negli esercizi che hanno aderito alla campagna per la somministrazione. Il rebus delle consegne

Vaccinazione covid in farmacia alla Spezia (Frascatore)

Vaccinazione covid in farmacia alla Spezia (Frascatore)

La Spezia, 31 marzo 2021 - Pronti, partenza, via. Anche in provincia della Spezia, come nel resto della Liguria, da ieri è possibile sottoporsi alla vaccinazione contro il Covid 19 anche rivolgendosi al proprio farmacista di fiducia. Un percorso riservato ai 70enni e avviato, a seguito dell’attivazione di una specifica convenzione con la categoria, soltanto per un numero limitato di attività: dieci al momento quelle che hanno aderito alla campagna lanciata a livello provinciale.

Davanti alla farmacia Tapparo di Corso Cavour diversi anziani sono in fila in attesa della somministrazione, molti hanno prenotato direttamente in farmacia e ricevuto il loro appuntamento a distanza di una settimana dall’attivazione del contatto. Si aspetta il proprio turno all’esterno, si viene vaccinati in uno spazio ricavato dietro al bancone e si attende un quarto d’ora all’interno prima di allontanarsi: una precauzione prevista dal protocollo per dare modo al personale di verificare l’insorgenza di eventuali reazioni.

Tra i primi vaccinati c’è Anselmo Natale, che viene vaccinato il giorno del suo 77esimo compleanno e dice: "Ho prenotato e ricevuto immediatamente il mio appuntamento, poter prenotare direttamente in farmacia ha semplificato la pratica, non ho avuto alcun problema". Dopo un po’ di attesa arriva anche il turno di Sauro Giorgi, 76 anni, che subito dopo l’iniezione, racconta l’esperienza: "Non vedevo l’ora di fare il vaccino, appena è stata data la possibilità di prenotare alle persone nella mia fascia di età sono andato subito. Non mi ha fatto male e ora mi sento già più tranquillo, la seconda dose mi verrà somministrata a giugno e finalmente potrò davvero sentirmi protetto".

Sul marciapiede davanti all’entrata si formano diverse code, qualcuno deve prenotare il vaccino, molti aspettano il loro turno per la vaccinazione e alcuni devono acquistare i farmaci. Si scatena anche qualche battibecco, subito ‘sedato’. Nell’attesa post-iniezione Dante Grilli è in compagnia della moglie, ha prenotato e ha dovuto aspettare soltanto una settimana, alla domanda sugli effetti risponde: "Non mi ha fatto male, ho soltanto il braccio un po’ indolenzito. Fin dall’inizio ero convinto di fare il vaccino, il personale della farmacia è stato davvero gentile, per quanto mi riguarda ha funzionato tutto perfettamente".

Chi ha prenotato subito ha ottenuto molto presto data e ora della somministrazione, altri dovranno attendere qualche mese. È il caso di Marica Cariola che racconta: "Ho prenotato e mi è stato detto che sarò vaccinata ad agosto, sono sempre stata pro-vaccino e spero che non ci siano ritardi nelle consegne".

Se per il pubblico, specialmente per gli anziani, la disponibilità delle farmacie è un grande aiuto, allo stesso tempo dietro all’organizzazione viene compiuto un grande sforzo da parte del personale. La dottoressa Elisabetta Borachia, presidente di Federfarma, spiega infatti alcune difficoltà legate ai ritardi e alle quantità limitate di dosi arrivate: "Purtroppo alcuni si sono lamentati per i rinvii e i tempi di attesa piuttosto lunghi, però noi dobbiamo gestire le somministrazioni tenendo conto delle dosi arrivate: abbiamo dovuto rivedere la nostra capacità vaccinale in base alla disponibilità di dosi, avevamo inserito molte persone in agenda per aprile, ma per ora arrivano meno vaccini quindi bisogna correggere le tempistiche e aggiornare il calendario in base alle forniture".