Vìola l’obbligo di esplusione Albanese finisce in carcere per scontare undici mesi

In luogo della detenzione gli fu ordinato di lasciare l’Italia ma non l’ha fatto. E ora è finito dentro

Sorpresi con bottino in mano e denunciati. Così l’indagine lampo della Squadra Volante dopo la segnalazione alla Centrale operativa della Questura di un furto commesso in un negozio di abbigliamento di Corso Cavour. Nel mirino due individui che si erano allontanati con alcuni capi di vestiario. Durante le ricerche, un equipaggio della 3^ Sezione della Squadra Mobile, che si occupa di reati contro il patrimonio, individuava in zona due soggetti che corrispondevano alla descrizione fornita dalla Centrale Operativa e che si stavano allontanando con passo spedito.

Una volta fermati i sospetti, due cittadini italiani di 30 e 47 anni ben conosciuti alle forze di polizia per precedenti specifici, risultavano tenere ancora tra le mani i capi di abbigliamento asportati, da cui non avevano fatto nemmeno a tempo a staccare il dispositivo antitaccheggio ed il cartellino con il prezzo. Condotti negli uffici della Squadra Mobile, i due non potevano che ammettere la loro responsabilità. All’esito degli accertamenti del caso e, dopo aver acquisito le immagini della videosorveglianza che documentano chiaramente l’evento, i due autori sono stati deferiti all’autorità giudiziaria per il reato di furto aggravato. La merce è stata recuperata integra e, sanificata, restituita agli scaffali del negozio dai quali era stata trafugata.