REDAZIONE LA SPEZIA

Un dipendente comunale come autista di scuolabus

Per trovare una soluzione ai costi eccessivi il Comune si annette il servizio. Se la soluzione non andasse in porto, l’ente si rivolgerà a una coop sociale

Potrebbe giungere a un positivo epilogo la vicenda del trasporto scolastico nel Comune di Calice al Cornoviglio. L’amministrazione infatti con l’avvio dell’anno scolastico non era riuscita ad attivare il servizio in quanto troppo oneroso per le casse comunali, suscitando le proteste di numerose famiglie che, dall’oggi al domani, si erano trovate in difficoltà. Una situazione delicata, legata a doppio filo con la mancanza di risorse che attanaglia il piccolo territorio della Val di Vara, ma che potrebbe trovare soluzione in questi giorni. L’Ente in queste settimane ha lavorato per cercare un sistema che fosse economicamente meno gravoso, confrontandosi anche con l’istituto scolastico nel tentativo di modulare al meglio il servizio. La prima ipotesi che si è fatta strada è infatti quella della realizzazione diretta del servizio: il Comune, proprietario di uno scuolabus, realizzerebbe in proprio il trasporto scolastico, ‘dirottando’ un dipendente comunale alla guida del pulmino. L’obiettivo, trapela dal Comune, è quello di realizzare il servizio con un unico mezzo: se non fosse possibile, il piano B porterebbe al coinvolgimento di una cooperativa sociale, che metterebbe a disposizione un ulteriore pulmino con autista. Una decisione dovrebbe essere presa a breve, con la giunta che nei giorni scorsi, per non lasciare nulla di intentato, ha approvato anche un regolamento per favore il reperimento di sponsorizzazioni private finalizzate a sostenere economicamente il servizio di trasporto scolastico. Nella delibera si legge infatti che "il Comune di Calice al Cornoviglio sta attraversando una situazione di difficoltà economico finanziaria tale per cui occorrerà ricorrere a un piano di riequilibrio e conseguentemente non è assicurabile il mantenimento di alcuni servizi per la collettività. La riduzione progressiva dei trasferimenti statali al Comune li ha resi ormai insufficienti a sostenere i servizi fondamentali".

Da qui la necessità di "reperire forme di sponsorizzazione tese a garantire il trasposto scolastico con intera copertura del costo ripartendolo così tra contributi erogati dalle famiglie e sponsorizzazioni raccolte". Nel frattempo però l’attenzione delle famiglie calicesi è sempre alta: nei giorni scorsi è stato annunciato un sit in di protesta davanti alla scuola di Pian di Madrignano in caso non si riuscisse a trovare una soluzione.

mat.mar.