Tweet nazista del docente. L’inchiesta sarà a Spezia

Il riesame ha sciolto la riserva disponendo il sequestro del profilo e la trasmissione degli atti. Castrucci: "Vittima di una campagna denigratoria"

Emanuele Castrucci

Emanuele Castrucci

La Spezia, 3 gennaio 2020 - Il caso del professor Emanuele Castrucci originario di Monterosso – finito al centro di un’inchiesta della Procura di Siena per via di un tweet filonazista sotto la foto di Hitler – finisce sotto i riflettori della magistratura inquirente della Spezia. Così, per via della residenza del cattedratico, ha deciso il giudice del riesame a cui erano ricorsi il procuratore di Siena Vitello e il sostituto De Flammineis contro il pronunciamento del gip che aveva detto ‘no’ al sequestro del profilo del docente. Provvedimento che è ora stato invece confermato. Intanto Castrucci, già docente di Filosofia del Diritto dall’Università di Siena, dal primo dell’anno è in pensione. Una scelta volontaria a fronte della spada di Damocle dell’azione disciplinare avviata dal dittore Francesco Frati. Libero da incarichi, a Capodanno ha twittato. "Non sono nazista e nemmeno filonazista. Se mi sono occupato dell’argomento – scrive – è perché, da filosofo della storia, riconosco che 75 anni fa si è verificato uno snodo definitivo riguardo all’interpretazione della storia mondiale e alla comprensione del destino di una civiltà". E ancora: "Le mie idee non conformi al mainstream storiografico che ‘la storia scritta dal vincitore’ ha propinato su fatti avvenuti nell’ultimo secolo ha fatto sì che io sia stato scelto come capro espiatorio in una vergognosa campagna denigratoria orchestrata dai mezzi di comunicazione". Questo il contenuto del tweetdello scandalo scoppiato ai primi di dicembre, con conseguente denuncia penale del cattedratico. La frase compariva sotto la foto di Hitler e del suo cane Blondi: "Vi hanno detto che sono stato un mostro per non farvi sapere che ho combattuto contro i veri mostri che oggi vi governano dominando il mondo". Era solo l’ultimo di una lunga sequenza di deliri contro l’America che "non avrebbe liberato l’Europa ma condannato al suo giudeoamericanismo" (twittato in inglese)" con corredo di vignette che chiedevano "la libertà di parola che include la parola odio". © RIPRODUZIONE RISERVATA