Troppi incidenti sul lavoro Baby spacciatori crescono

L’allarme lanciato durante la cerimonia di inaugurazione dell’anno giudiziario. C’è il timore che gli incentivi all’edilizia portino ad un’impennata di infortuni

In Liguria sono in crescita gli infortuni e le morti sul lavoro. È quanto emerge dalla relazione del procuratore generale della corte d’appello di Genova Roberto Aniello nel corso dell’inaugurazione dell’anno giudiziario. "È un fenomeno - sottolinea Aniello - che rischia di incrementarsi anche perché le recenti normative che hanno introdotto agevolazioni finanziarie per le ristrutturazioni edilizie, oltre all’effetto positivo per il risanamento del patrimonio immobiliare, hanno dato luogo ad un proliferare di lavori edili che però non sempre sono assistiti dalle prescritte cautele". "Per tale ragione - ha annunciato il procuratore generale - la Procura di Genova ha di recente fornito precise istruzioni a tutte le forze dell’ordine operanti sul territorio per svolgere un più puntuale controllo dei cantieri e dei luoghi in cui comunque si svolgono lavorazioni pericolose per l’incolumità dei lavoratori, essendo evidente che le Asl e l’Ispettorato del lavoro non sono in grado di compiere tutti i controlli necessari stante la cronica insufficienza del personale a disposizione".

Altro fenomeno preoccupante in Liguria è quello dei baby-spacciatori. Nel distretto giudiziario genovese "è emersa una preoccupante incidenza" di casi di spacciatori minorenni, mentre il primo consumo di droga avviene già a 11 anni. È quanto emerge dalla relazione del presidente del tribunale per i minorenni Luca Villa nel corso dell’inaugurazione dell’anno giudiziario a Genova. In particolare il 28,5 per cento dei minorenni ha dichiarato di aver iniziato l’uso di sostanze stupefacenti tra gli 11 e i 14 anni ma anche un aumento percentuale dei minorenni rispetto alle segnalazioni complessive (28,71 per cento nel 2018), nettamente superiore al dato nazionale pari, nel 2017, al 12 per cento delle segnalazioni. È anche emerso "fra i segnalati minorenni una larga fascia di soggetti portatori di significativi elementi di fragilità sociale quali: difficoltà scolastiche, precedenti penali, criticità familiari, precocissimo utilizzo di sostanze, difficoltà di relazione". Nel periodo compreso tra il 2015 e il 2019 i procedimenti per droga che hanno coinvolto minorenni sono stati oltre 97 all’anno. Per questo la procura minorile ha realizzato un protocollo intitolato "Nessuno è spacciato"" che ha l’obiettivo di portare il giovane davanti al giudice entro 56 mesi dal fatto, con una contestuale presa in carico delle problematiche di dipendenza del minore. Il protocollo vede coinvolte le forze dell’ordine, la prefettura, i sert liguri e il servizio sociale minorile. Gli altri reati più commessi sono furti e rapine e lesioni. La settimana prossima un alto rappresentante del ministero delle Politiche giovanili sarà a Genova per incontrare i sottoscrittori del protocollo e valutare se potere "esportare" il modello anche in altre sedi italiane e se dare sostegno con interventi da parte del Governo.