Troppi contagi, chiude la scuola primaria

Risultati positivi alcuni bambini e quattro insegnanti nel plesso di Casano. A casa 104 studenti, lezioni con didattica a distanza

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Troppi contagi e la scuola ha chiuso i battenti proseguendo le lezioni soltano a distanza. La conferma della positività di alcuni bambini e 4 insegnanti della primaria di Casano ha fatto scattare il protocollo sanitario che per almeno 10 giorni lascerà a casa tutti i bimbi, 104 studenti, insegnanti e personale per consentire di osservare il periodo di quarantena. Il picco dei contagi sul territorio di Luni continua a crescere e anche nelle scuola non è il primo intervento dalla riapertura di settembre. Nelle precedenti occasioni però si era sempre adottato il principio dell’isolamento esclusivo della classe colpita dal contagio. Così è stato a Caffagiola ma anche nella stessa elementare di Casano dove una sezione era appena rientrata dalla quarantena. Nei giorni scorsi sono stati accertati un paio di casi di positività in una classe prima e altrettanti in quinta e così dopo l’incontro che si tenuto tra la dirigente dell’Istituto Comprensivo, il Dipartimento di prevenzione di Asl5 della Spezia e Alessandro Silvestri sindaco del Comune di Luni è scattata la chiusura della scuola fino al 7 dicembre. Le lezioni riprenderanno in presenza il 9 dopo il ponte dell’Immacolata. Nel frattempo l’istituto di Casano basso verrà sottoposto a sanificazione. "I numeri – ha spiegato il sindaco – ci hanno costretto a prendere provvedimenti immediati. Ci siamo immediatamente rifatti alla recente deliberazione di Alisa che ci consente di stabilire misure aggiuntive mirate al contenimento della diffusione dei contagi. Siamo convinti che possa essersi acceso un focolaio e per questo abbiamo preso la decisione di chiudere. Le lezioni proseguiranno comunque con la didattica a distanza".

Anche sul territorio i numeri sono allarmanti e per questo Alessandro Silvestri ha nuovamente lanciato l’appello all’attenzione, anche alla vigilia del ritorno in zona gialla. "Abbiamo raggiunto - conclude - un centinaio di contagi e questa crescita ci impone attenzione e rispetto delle disposizioni sanitarie. Rispetto al picco della primavera ci sono meno ricoveri ospedalieri ma tante quarantene. Il fatto di essere stati declassati nella fascia gialla, meno a rischio, non è sinonimo di apertura senza freni. Per questo dobbiamo evitare comportamenti irresponsabili per non correre il rischio di aggravare la situazione".

Massimo Merluzzi