Treno elettrico finisce all’asta per 5mila euro

La sua realizzazione era stata accompagnata da grandi aspettative: collegare la provinciale 370 al santuario di Montenero in circa un quarto d’ora, grazie a un trenino elettrico in grado di sfidare pendenze fino al 75%. Peccato però che di quel servizio, atteso per l’estate del 2010, si persero quasi subito le tracce: pur realizzato, non entrò mai in funzione a causa di problematiche tecniche e amministrative. Oggi, di quel progetto rimane un cumulo di componenti meccaniche ed elettriche stivate in un container, che saranno ben presto vendute a prezzi di saldo. Una vicenda particolare, quella sulla quale nei giorni scorsi si è pronunciata la giunta comunale di Riomaggiore, che ha dato il via libera alla vendita, per 5mila euro più iva, di quel che resta di quel particolare progetto. Il trenino elettrico fu costruito sul finire della prima decade degli anni Duemila con la finalità di fornire un servizio pubblico per il trasporto delle persone al Santuario, ma di fatto non vide mai la luce, perché negli anni, oltre alle problematiche tecniche e amministrative che ne avevano contrassegnato la realizzazione, si aggiunsero anche alcuni episodi di vandalismo, che di fatto resero inutilizzabile l‘infrastruttura. L’amministrazione comunale di Riomaggiore negli anni ha tentato anche di recuperare il progetto, commissionando a un tecnico specializzato alcune verifiche sull’impianto per valutare un possibile recupero, ma gli esiti degli accertamenti hanno fatto emergere una situazione di compromissione e vetustà dell’impianto tale da renderne insostenibile il ripristino funzionale in termini tecnici ed economici. Un recupero poco conveniente anche alla luce dell’avvio, da parte del Parco nazionale delle Cinque Terre, di un progetto volto alla realizzazione di trenini elettrici dedicati al trasporto delle persone, per collegare i santuari ai borghi delle Cinque terre. Così, l’unica strada percorribile da parte della giunta è rimasta quella dell’alienazione: dispositivi frenanti, motori, telai motrici, centraline e carrelli sono stati venduti alla Monrail di Grugliasco.

mat.mar.