Treni, Pecunia rilancia l’operazione trasparenza sui biglietti 5 Terre

Il Consiglio di Stato apre alla desecretazione del contratto di servizio del trasporto ferroviario

Il via libera da parte del Consiglio di Stato alla desecretazione di parte del contratto di servizio del trasporto pubblico ferroviario stipulato tra Trenitalia e Regione Liguria, nonché della documentazione legata ai biglietti a ‘tariffa Cinque Terre’, rilancia l’affondo del Comune di Riomaggiore su flussi e trasporto ferroviario nei borghi delle 5 terre. Il sindaco Fabrizia Pecunia alla luce della sentenza torna all’attacco. "Lo scorso anno anche il Comune di Riomaggiore ha proposto ricorso al Tar per ottenere copia del documento riassuntivo degli introiti relativi all’anno 2018 e 2019 di Trenitalia, riferiti al numero di biglietti a tariffa ‘5 terre’ venduti ed ai relativi introiti, A dicembre la trattazione della causa è stata rinviata al 3 marzo, in attesa del deposito della sentenza del Consiglio di Stato (sul ricorso di comitato e pendolari; ndr): ora, abbiamo chiesto nuovamente a Regione di provvedere a consentire l’accesso e l’estrazione di copia degli atti al Comune" dice il sindaco Pecunia, che rilancia anche sulle provvigioni che il Parco deve riconoscere a Trenitalia per la vendita della 5 terre card. "Appena riceveremo i dati provvederò a portare all’attenzione del Parco la questione del rapporto con Trenitalia, in particolar modo per quanto riguarda la tariffa del treno giornaliera, inclusa nella 5 Terre Card, di 10 euro, che il Parco deve riconoscere a Trenitalia. Il tutto dovrà essere analizzato all’interno di un piano per la gestione della governance turistica del nostro territorio" afferma il sindaco.