Onde anomale travolgono la spiaggia: e i turisti perdono chiavi, cellulari e vestiti

Le segnalazioni sono arrivate anche alla Capitaneria di porto. Le testimonianze di chi in quel momento si trovava sulla battigia

Il litorale (in una foto di repertorio) è stato spazzato da onde anomale

Il litorale (in una foto di repertorio) è stato spazzato da onde anomale

Lerici (La Spezia), 25 settembre 2021 - Una bella giornata di sole e ancora parecchia gente in spiaggia a godersi questi ultimi scampoli di caldo settembrino, prima dell’arrivo dell’autunno vero e proprio. Ed erano in spiaggia, sdraiati a prendere il sole quando, verso le 16, alcune onde anomale in rapida successione, hanno invaso il litorale di San Terenzo e spazzato via borse, asciugamani e rigirato sottosopra tutti i bagnanti, come loro stessi hanno raccontato. Nessuno si è fatto male, per fortuna, ma la paura è stata tanta.

Tante infatti le telefonate arrivate in redazione per segnalare le ondate arrivate in rapida successione, che hanno travolto tutto quanto si trovava sull’arenile. Non sono mancate neppure le telefonate di alcuni bagnanti alla Capitaneria di porto della Spezia. I militari hanno infatti confermato le segnalazioni, ma hanno assicurato che non è emerso nulla di grave.

E, soprattutto, nessuno si è fatto male. Difficile invece appurare le cause di quanto accaduto. Alcune testimoni raccontano di aver visto "una grossa nave" in transito al largo, additandola come possibile motivo delle onde anomale. Altri hanno pensato a una piccola tromba marina, di cui però non si hanno segnalazioni ufficiali. Tutti ancora da capire i reali motivi dell’insolito movimento ondoso.

Unica certezza, gli effetti provocati dalle onde che hanno spazzato via tutto quanto era presente sul litorale. C’è chi ha perso il portafoglio, chi gli occhiali che aveva in borsa, chi i documenti, le chiavi di casa. Il mare, infatti, ha restituito le borse ma ben pochi oggetti. In tanti hanno visto gli asciugamani prendere il largo e poi all’onda successiva ritornare sulla battigia.

C’è chi come detto nel giro di pochi secondi si è trovato letteralmente col solo costume da bagno: borsa, documenti e chiavi dell’auto sono state spazzate via dall’acqua come raccontano Blenda Tindelli e Stefano Moliterno, turisti di Reggio Emilia che hanno casa in zona e frequentano spesso il nostro litorale.

"Eravamo in spiaggia così come tanta altra gente vista la bella giornata. Ci siamo tuffati per fare un bagno e a un certo punto sono arrivate 3-4 onde molto grosse, saranno state alte tre metri". "Ho paura di finire sotto – racconta Blenda Tindelli – e subito dopo ho cercato di raggiungere la riva, dove l’acqua aveva spazzato via tutto. Non c’erano più i nostri effetti personali, gli iphone, le chiavi dell’auto".

Hanno trovato ospitalità a casa di un altro turista presente al momento delle onde anomale, da dove hanno potuto avvertire i parenti a casa di quanto accaduto.

"Abbiamo chiesto ai nostri genitori di portarci i duplicati delle chiavi dell’auto" raccontano dall’abitazione di Alessandro Toccolini, turista lombardo testimone diretto di quanto accaduto.

"Sono arrivate 3-4 onde molto alte, hanno invaso tutta la spiaggia libera fino alle ultime file, Non è stato risparmiato nulla. Io stavo andando verso le vecchie docce che sono rialzate rispetto alla battigia, da lì ho sentito gridare e visto arrivare le onde". Fortunatamente come detto al di là del disagio di aver perso gli oggetti, non ci sono stati feriti. C’è chi ha perso l’orologio, chi gli occhiali, altri la borsa: i più fortunati hanno poi ritrovato gli oggetti (fradici ovviamente) sparpagliati qua e là sulla battigia o addirittura in mare.

I telefoni cellulari, manco a dirlo, diventati inutilizzabili. Resta come detto il mistero sulle cause dell’insolito fenomeno: escluso il coinvolgimento di barche di piccole dimensioni ("erano onde troppo alte" raccontano i testimoni) si pensa al passaggio nelle vicinanze di una grande nave. A tutti ora non resta che sporgere una segnalazione alla capitaneria per denunciare quanto è andato perso in quei pochi secondi di paura.

Anna Maria Zebra

Claudio Masseglia