Trasloco di ortopedia, scoppia la bagarre

"Troppa confusione, stop a interventi tampone al Sant'Andrea"

Un’infermiera al lavoro in un reparto ospedaliero (immagine di repertorio)

Un’infermiera al lavoro in un reparto ospedaliero (immagine di repertorio)

La Spezia, 6 settembre 2017 - IL VENTILATO trasferimento del reparto di Traumatologia e Ortopedia nel padiglione 6 del Sant’Andrea, in particolare nei locali che una volta ospitavano la Chirurgia generale, rappresenta l’«ennesimo disservizio che ricadrà sulle spalle di pazienti e lavoratori».

Sono categoriche Lara Ghiglione, segreteria della Camera del Lavoro e Alessandra Guazzetti, del Funzione pubblica Cgil della Spezia, nel commentare il ‘trasloco’, che secondo le due sindacaliste «provocherà disagi e confusione nella gestione dei pazienti operati e operandi, a causa della ristrettezza degli spazi previsti e delle difficoltà logistiche». Ghiglione e Guazzetti puntano il dito anche sulla durata dei lavori, sulle modalità di assegnazione del personale infermieristico, “oss’’ e ausiliario. «Manca una strategia di gestione che metta al primo posto gli interessi di utenti e lavoratori, così come manca un vero indirizzo politico della Regione che salvaguardi la sanità pubblica».

Ecco perché le due dirigenti sindacali chiedono uno stop ai trasferimenti dei reparti e mettono a disposizione l’ufficio legale della Cgil per i pazienti che lo richiedano. Critica anche la capogruppo del Pd in Consiglio regionale Raffaella Paita, che sull’operazione dell’Asl commenta: «Continua il caos dovuto agli interventi a tampone al Sant’Andrea: una situazione che i pazienti e il personale medico e sanitario non possono più sopportare». La Paita inoltre aggiunge: «Il fatto è che esisteva un piano di ristrutturazione dei reparti che non è stato seguito metodologicamente e i disagi si sono accavallati l’uno con l’altro. Com’è noto, dove attualmente è stata trasferita Chirurgia, doveva essere sistemata Traumatologia-Ortopedia. Ma i programmi sono cambiati. E se da una parte non possiamo ignorare che la ristrutturazione di Chirurgia fosse un’emergenza reale e quindi non possiamo che guardare con soddisfazione ai lavori eseguiti, dall’altra non è più possibile far finta di niente sull’assoluta necessità di un intervento risolutivo anche per Traumatologia-Ortopedia. La ristrutturazione di questo reparto però è stata spostata al 2018». Paita chiede all’assessore regionale alla sanità Sonia Viale che d’ora in poi non si proceda più con semplici lavori di adeguamento, ma che, a fronte di questa situazione, si parta subito con la ristrutturazione dell’intero reparto di Traumatologia-Ortopedia.