Toti: "Sulla scuola ci stiamo ragionando"

Il numero dei contagi in calo fa ben sperare, ma per il momento il presidente della Regione non scioglie ancora la riserva

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Se i dati dei contagi dovessero subire un’altra impennata, l’inizio dell’anno scolastico potrebbe essere posticipato. È una delle ipotesi annunciate ieri dal governatore regionale Giovanni Toti, al termine del confronto col Comune della Spezia e Alisa sulla situazione dello Spezzino. I dati dei contagi e dei ricoveri – i primi in diminuzione rispetto ai giorni precedenti, i secondi in costante aumento – hanno spinto le istituzioni a ragionare su una serie di possibili misure per contrastare la nuova diffusione della pandemia. E tra queste c’è, appunto, il rinvio della prima campanella per la sola provincia spezzina.

"Nessuna decisione è stata ancora presa, né da noi, né dal sindaco Peracchini" puntualizza il presidente ligure, che poi spiega come "è sicuramente tra le misure sulle quali stiamo ragionando: ci confronteremo ancora nelle prossime ore perché potrebbe essere necessaria qualora i dati e la pressione aumentino. La situazione in Liguria è tranquilla tranne che per Spezia, dove però fortunatamente registriamo un calo che ci fa sperare". Una situazione, quella spezzina, sulla quale anche ieri sono stati fitti i contatti tra Regione e ministero della Salute. "Ho parlato con il ministro Speranza sia della situazione di Spezia, sia in generale dell’apertura delle scuole: c’è la volontà che si torni al più presto a una normalità scolastica e da questo punto di vista c’è un invito del governo a riflettere attentamente su eventuali procrastinazioni delle scuole in alcune zone perché il quadro non è tale da giustificarlo" ha detto il governatore, che poi mette nel mirino sia quei sindaci del ponente ligure che hanno vergato ordinanze per rinviare l’inizio dell’anno scolastico, sia lo stesso sistema scolastico regionale, alla luce degli appelli – ultimo quello di ventisei dirigenti degli istituti comprensivi e delle scuole superiori dello Spezzino – in cui si invitava a rinviare l’inizio delle attività didattiche per tutta una serie di criticità: "Non comprendo le ragioni di alcuni sindaci di procrastinare l’inizio la scuola: le ordinanze giustificate da un ritardo dei lavori di adeguamento scolastico o per carenze strutturali sono evidentemente legittime, altre motivazioni credo siano illegittime alla luce del quadro epidemiologico – incalza Toti –. E sarebbe opportuno comprendere, visto che la nostra sanità sarà preparata e che il sistema del Tpl sarà preparato, la reale situazione degli istituti scolastici che non dipende da noi ma direttamente dal ministero. Continuo a leggere più o meno accorati appelli di personale scolastico che dipende dalla direzione scolastica regionale a non aprire le scuole o a procrastinare. Mi piacerebbe ci fosse una voce definitiva e unica che ci dica se il sistema scolastico è pronto - ha concluso -. Noi saremo pronti, se non lo è lo si dica chiaramente invece di rivolgere appelli che non si sa da chi dovrebbero essere ascoltati". Dal fronte scolastico a quello sanitario: la Regione assicura la tenuta del sistema di Asl5.

"Abbiamo ancora un numero molto importante di posti letto a disposizione. Il piano incrementale permette di disporre di 214 posti letto di media intensità: attualmente, senza che il piano sia stato ancora attivato, abbiamo ancora liberi 26 posti letto, occupati i quali sarà avviato il primo step del programma di incremento" spiega Toti. Intanto, proprio da ieri è attivo in piazza Brin, proprio nei pressi della chiesa, il camper di Asl5 che permette ai cittadini del quartiere di sottoporsi al tampone. Un servizio che, nel caso, è pronto a essere implementato con un altro mezzo proveniente dall’Asl genovese. "Oggi grazie al camper di piazza Brin sono stati fatti molti tamponi, numerosi cittadini hanno potuto fare l’esame – spiega Peracchini –. I dati di oggi sono positivi, vediamo cosa succederà domani e dopodomani anche in relazione all’aumento dei tamponi. Abbiamo predisposto tutta una serie di servizi territoriali aggiuntivi dal punto di vista sociale, al fine di dare risposte ai nostri concittadini".

Matteo Marcello