Euro, rubli e decine di carte di credito. Il “tesoro” nella borsa dimenticata

La denuncia alla Questura, ma nessuna traccia dei proprietari

Enrico Ceccanti e la moglie Najmon Nahar

Enrico Ceccanti e la moglie Najmon Nahar

La Spezia, 25 settembre 2018 – Dimenticano una borsa con i documenti, diverse migliaia di euro e una trentina di carte di credito e spariscono nel nulla. A volte capita di dimenticare un borsello, perdere un portafogli o un ombrello. E quando avviene si corre dove sappiamo di averlo lasciato nella speranza di ritrovare se non i soldi e le carte, almeno patente e carta d’identità. Più raro è che i legittimi proprietari non facciano neppure un tentativo. L’episodio è accaduto al “Little bistrot” del Porto Mirabello.

"Erano circa le 16.45 di domenica – spiegano Enrico Ceccanti titolare del locale con la moglie Najmon Nahar –, c’era tantissima gente, e mi sono accorto che vicino a uno dei tavoli esterni, dove prima erano seduti un uomo e una donna dell’Est, era stata dimenticata una borsa bianca, elegante. Non si vedeva bene perché era nascosta tra le sedie dello stesso colore. Mi era già capitato. In queste situazioni si aspetta un po’ perché di solito il proprietario ritorna. In genere li vedi capitare dopo una ventina di minuti. E invece niente. Allora ho controllato. Dentro c’erano 6mila euro e 12mila rubli in contanti e trenta carte di credito. Ho atteso fino alle 8 di sera. Poi, a quel punto, visto che non arrivava nessuno ho chiamato la polizia di stato chiedendo come dovevo comportarmi".

E l’auto della polizia è arrivata in un batter d’occhio. "Sì, dentro c’erano due passaporti: polacco quello dell’uomo e russo quello della donna, si Tatiana. Dentro c’erano parecchi soldi. Lui aveva circa 20 carte di credito e lei una decina. Erano tutte valide".

Il compito di rintracciarli a quel punto è passato alla polizia. Ma a quando pare anche la Questura, non ha avuto migliore fortuna. Ieri mattina infatti verso mezzogiorno quando la polizia si è ripresentata al locale di Porto Mirabello non c’era alcuna novità. "Mia moglie ha inviato una mail all’indirizzo che abbiamo trovato nella borsa – aggiunge Ceccanti – sperando che uno dei due legga il messaggio e risponda".

A ieri, dopo una serie di accertamenti, la polizia ha constatato che la coppia aveva soggiorno ad agosto in un hotel di Firenze. Poi più nulla.