"Vuoi costruirti la casa? Ti regalo il terreno"

Il gesto di altruismo da parte di un anonimo benefattore in provincia della Spezia. "Non voglio visibilità, solo aiutare chi si trova in difficoltà"

Un cantiere edile

Un cantiere edile

Calice al Cornoviglio (La Spezia), 22 gennaio 2022 - Sette ettari di terreno messi a disposizione di chi ha più bisogno, per favorire la costruzione di una nuova casa o l’avvio di una nuova attività agricola. È un’iniziativa dal cuore grande, quella lanciata in questi giorni da un cittadino residente in Val di Vara, che ha deciso di mettere a disposizione in maniera assolutamente gratuita i propri terreni situati a Pegui, nel Comune di Calice al Cornoviglio, a persone e famiglie in difficoltà.

Riservato, tanto da chiedere l’anonimato "perché lo faccio per beneficenza, non per visibilità", ma molto determinato nel tentativo di fare qualcosa che possa essere di aiuto agli altri. Ex insegnante, con un passato di impegno nel sociale e nel mondo delle cooperative, oggi alla guida di una fondazione da lui stesso creata, ha deciso di fare qualcosa di concreto per andare incontro a chi è in difficoltà. Così, ha deciso di mettere a disposizione quei terreni dalle grandi potenzialità.

"Più di sette ettari di terreni, situati sulla strada per Pegui, dopo Sant’Andrea – spiega l’uomo, raggiunto da La Nazione –. Non pretendo assolutamente nulla, e non c’è alcuna speculazione dietro: chi ha bisogno, prende in maniera assolutamente gratuita. Ci sono terreni edificabili dove costruire piccole case, altri sui quali si posso avviare attività agricole e piccole attività produttive, oppure sviluppare iniziative di carattere ricreativo, o di agricoltura sociale. Sono certo che, in questi anni così difficili, questo possa rappresentare un aiuto concreto per molti".

Un’iniziativa nata sia dalla consapevolezza di voler essere d’aiuto al prossimo, sia dalla contezza di non riuscire più a prendersi cura di una proprietà così grande e impegnativa. "Io non riesco più a starci dietro, con tutti gli acciacchi.

Non si può lasciare all’abbandono un terreno così: va pulito, va curato, così da prevenire incendi e dissesto idrogeologico – dice l’uomo – I miei figli e i miei nipoti mi hanno convinto e sostenuto in questo progetto, che spero possa davvero dare una mano a qualcuno, e che auspico possa magari essere preso a esempio anche da altri proprietari di terreni ormai lasciati all’abbandono, persone che piuttosto che dare in uso il proprio terreno lo lasciano andare in malora. Una volta, i contadini rispettavano la terra, oggi c’è tanto abbandono, la politica nutre scarso interesse verso il recupero, ma vedo che i giovani di oggi hanno maggiore sensibilità".

Per tentare di raggiungere il maggior numero di persone e famiglie, l’uomo ha trovato una sponda anche nella parrocchia della Santissima Annunziata di Ceparana, dove da ieri campeggia un volantino in cui viene spiegata l’iniziativa e si invitano le persone interessate a mettersi in contatto con la parrocchia stessa.

Matteo Marcello