A sentire il sindaco Marco Traversone, a Sesta Godano un convegno così partecipato e ricco di spunti, non si vedeva da tempo. Un momento di confronto promosso da Confartigianato sul futuro della filiera del legno, capace di richiamare nella sala comunale i rappresentanti di ben quarantotto aziende. Tagliaboschi, falegnami e artigiani delle segherie - provenienti da ogni angolo della Val di Vara – hanno partecipato a un seminario che ha lanciato l’idea e posto le basi per la nascita di un futuro consorzio. "Penso – ha spiegato il Responsabile delle Categorie di Confartigianato Nicola Carozza – a qualcosa di simile a quello che è stato fatto in Trentino a fine 800’, con la creazione del forte sindacato dei segantini. L’avvio di un percorso per costituire una rete di imprese è fondamentale." Riconoscersi in una vera e propria categoria sarebbe fondamentale soprattutto per affrontare al meglio le sfide del futuro, spesso sono legate alle politiche dettate dall’Unione Europea. Confartigianato, con il supporto di Damiano Penco, funzionario della Regione per la programmazione forestale, ha voluto informare gli operatori sugli obblighi imposti dal Regolamento Eutr e per assisterli nell’iscrizione al registro. "La norma europea – puntualizza Carozza – nasce per introdurre principi di tracciabilità del legno lungo la filiera e combattere soprattutto all’estero il taglio illegale del legno e la sua successiva vendita." L’apparato sanzionatorio riguarda sia gli operatori che immettono sul mercato sia i commercianti, entrambi devono garantire una tracciabilità per 5 anni. L’apparato sanzionatorio prevede multe salate, da 1500 euro in su. Certamente da non trascurare poi i temi legati alla sicurezza. In futuro saranno previsti corsi specifici per l’utilizzo delle attrezzature. Motoseghe e piattaforme elevabili hanno sgravato molto il lavoro in termini di fatica fisica ma per essere padroneggiate alla perfezione hanno bisogno di un aggiornamento formativo costante. I boschi della Val di Vara per tanti anni hanno rappresentato il motore di economico di un’intera area, povera di altre risorse e con un clima e un terreno non facili da addomesticare per lo sviluppo dell’agricoltura. Il primo cittadino di Sesta Godano afferma con forza di credere al possibile ritorno di una nuova stagione di un’economia legata al legno. "Oltre agli obblighi introdotti dall’Europa, il Comune ha recentemente adottato il piano regolatore del Gottero. Bisogna cogliere le opportunità che queste nuove norme possono generare". VCG

Cronaca

A sentire il sindaco Marco Traversone, a Sesta Godano un convegno così partecipato e ricco di spunti, non si vedeva da tempo. Un momento di confronto promosso da Confartigianato sul futuro della filiera del legno, capace di richiamare nella sala comunale i rappresentanti di ben quarantotto aziende. Tagliaboschi, falegnami e artigiani delle segherie - provenienti da ogni angolo della Val di Vara – hanno partecipato a un seminario che ha lanciato l’idea e posto le basi per la nascita di un futuro consorzio. "Penso – ha spiegato il Responsabile delle Categorie di Confartigianato Nicola Carozza – a qualcosa di simile a quello che è stato fatto in Trentino a fine 800’, con la creazione del forte sindacato dei segantini. L’avvio di un percorso per costituire una rete di imprese è fondamentale." Riconoscersi in una vera e propria categoria sarebbe fondamentale soprattutto per affrontare al meglio le sfide del futuro, spesso sono legate alle politiche dettate dall’Unione Europea. Confartigianato, con il supporto di Damiano Penco, funzionario della Regione per la programmazione forestale, ha voluto informare gli operatori sugli obblighi imposti dal Regolamento Eutr e per assisterli nell’iscrizione al registro. "La norma europea – puntualizza Carozza – nasce per introdurre principi di tracciabilità del legno lungo la filiera e combattere soprattutto all’estero il taglio illegale del legno e la sua successiva vendita." L’apparato sanzionatorio riguarda sia gli operatori che immettono sul mercato sia i commercianti, entrambi devono garantire una tracciabilità per 5 anni. L’apparato sanzionatorio prevede multe salate, da 1500 euro in su. Certamente da non trascurare poi i temi legati alla sicurezza. In futuro saranno previsti corsi specifici per l’utilizzo delle attrezzature. Motoseghe e piattaforme elevabili hanno sgravato molto il lavoro in termini di fatica fisica ma per essere padroneggiate alla perfezione hanno bisogno di un aggiornamento formativo costante. I boschi della Val di Vara per tanti anni hanno rappresentato il motore di economico di un’intera area, povera di altre risorse e con un clima e un terreno non facili da addomesticare per lo sviluppo dell’agricoltura. Il primo cittadino di Sesta Godano afferma con forza di credere al possibile ritorno di una nuova stagione di un’economia legata al legno. "Oltre agli obblighi introdotti dall’Europa, il Comune ha recentemente adottato il piano regolatore del Gottero. Bisogna cogliere le opportunità che queste nuove norme possono generare".
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