Superiori, presenti all’80 per cento

Indicazioni della Regione ai presidi. Decisione da prendere in autonomia

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La Regione aumenta la didattica in presenza nelle scuole superiori fino all’ottanta per cento a partire da lunedì 10 maggio, ma saranno gli istituti a decidere in autonomia se organizzarsi secondo i nuovi indirizzi, aumentando l’affluenza, o se rimanere sulla soglia attuale, quella del 70%, stabilita lo scorso 26 aprile. È quanto prevede la nuova ordinanza del presidente Giovanni Toti, all’esito del confronto su scuola e trasporti svolto in Prefettura a Genova.

Una percentuale, quella individuata dalla Regione, ritenuta essere la "soglia massima sostenibile di tenuta del sistema per quanto riguarda l’aumento della presenza degli alunni nelle scuole superiori, sia per quanto riguarda i trasporti", alla luce anche dei dati epidemiologici che "confermano la necessità di un’attenzione sulla fascia di età 13–19 anni" dove si registra un’incidenza media giornaliera superiore a 2 casi su 10mila e allo stesso tempo una riduzione delle classi in quarantena.

"L’ordinanza – spiega l’assessore regionale alla Scuola, Ilaria Cavo – è basata su una necessaria flessibilità per andare incontro alle richieste dell’ufficio scolastico regionale e permette un’organizzazione in presenza dal 70 al 80% che rappresenta il nuovo punto di equilibrio del sistema". "Siamo convinti – aggiunge l’assessore regionale ai Trasporti Gianni Berrino – che il sistema scolastico all’80% sia compatibile con l’attuale sistema dei trasporti". Una possibilità accolta però tiepidamente dai presidi, che si riservano di valutare nei prossimi giorni ogni eventuale aumento della didattica in presenza, e che manifestano più di qualche dubbio sull’impatto che questo potrebbe avere sui trasporti.

"Modifiche di questo tipo non si fanno né con uno schiocco di dita, né con un colpo di penna – commenta Paolo Manfredini, preside del Fossati-Da Passano e reggente dell’Einaudi-Chiodo –, ma significa riorganizzare tutto l’orario. Ci sono modelli organizzativi che riguardano l’accessibilità e la fruizione in sicurezza della scuola che andranno modificati. Convocherò i gruppi di lavoro e assieme valuteremo se in tempi ragionevoli si può innalzare la presenza a scuola. E spero che l’azienda di trasporto pubblico sia in grado di reggere questo aumento".

Dubbi, quelli sul trasporto, sollevati in parte anche dal preside del liceo Costa, Franco Elisei. "In questi giorni ho potuto notare l’aumento di mezzi dell’azienda di trasporto, ma mi chiedo quale impatto potrebbe avere l’aumento della didattica in presenza sul sistema dei trasporti. Noi fino a oggi ci siamo attestati attorno al 73% di presenza, valuteremo se aumentare: finora le nostre scelte hanno avuto una valenza didattica, privilegiando la didattica in presenza per le classi quinte. Valuteremo se estendere anche alle classi prime". A Sarzana, invece, il preside dell’istituto Parentucelli-Arzelà mostra sicurezza. "Di fatto per noi cambia poco, perché siamo quasi su quelle percentuali: ci attestiamo in media al 75%, ma la percentuale aumenta perché garantiamo la didattica in presenza anche a tutti gli alunni con bisogni educativi speciali e anche a chi ha difficoltà a seguire la didattica a distanza a causa della connessione internet. Valuteremo se apportare modifiche, ma va considerato anche l’impatto sul sistema dei trasporti, che forse su Sarzana è minore che da altre parti".

Matteo Marcello