Stop ad Astrazeneca, ma appuntamenti ok

Bloccata la somministrazione agli under 60. Ecco le ripercussioni sul calendario regionale delle prenotazioni e somministrazioni

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Stop immediato alla somministrazione del vaccino Astrazeneca nelle persone con meno di 60 anni. È questo il primo provvedimento assunto dal comitato tecnico scientifico a seguito della morte della giovane Camilla Canepa, deceduta dopo aver ricevuto la prima dose di vaccino AstraZeneca. Una decisione che, oltre a stoppare i ‘Vaccine day’ delle prossime settimane, ha comportato anche la rivisitazione della campagna vaccinale regionale. Alisa ha già dato indicazioni a tutte le Asl: coloro che hanno prenotato nelle liste volontarie per la somministrazione di Astrazeneca, manterranno il primo appuntamento ma saranno vaccinati con un siero a mRna, dunque Pfizer o Moderna. In Liguria si tratta di circa 2400 persone.

Appuntamenti invariati anche per le seconde dosi agli under60 che si siano vaccinati nelle liste volontarie con una prima dose di Astrazeneca: in Liguria sono oltre 23mila persone, che riceveranno il richiamo con un vaccino Pfizer o Moderna. A meno di diverse indicazioni nazionali, il richiamo sarà somministrato nell’appuntamento già fissato dopo 12 settimane dalla prima dose. Non cambia invece la campagna vaccinale per gli over60, per cui è ancora raccomandato un vaccino a vettore virale (dunque Astrazeneca o Johnson), anche se la platea ancora da vaccinare per questa fascia di popolazione risulta molto limitata, considerata anche la possibilità da alcuni giorni di poter prenotare, in alternativa, la vaccinazione con Pfizer o Moderna.

"La possibilità di somministrare Astrazeneca alle persone tra 18 e 60 anni non è stata frutto di una libera iniziativa delle Regioni ma – sottolinea il presidente Giovanni Toti – di precise raccomandazioni del Cts del 12 maggio scorso, confermate anche in una circolare del ministero della salute della prima settimana di giugno. Le Regioni hanno quindi adottato regole che venivano decise altrove, a Roma. Ora quelle regole sono cambiate e Regione Liguria si atterrà alle mutate regole, come ha sempre fatto. Non è simpatico lo scaricabarile e, forse si poteva arrivare prima a una definizione più certa". Poi, sul caso della morte della 18enne di Sestri Levante, Toti invita alla cautela. "Non ci sono solamente casi avversi di AstraZeneca ma anche di altre tipologie di vaccino. Aspetterei con grande rispetto le risultanze dell’autopsia e dei riscontri documentali, e lascerei che tutte le autorità competenti facciano il loro percorso evitando di dare giudizi e costruire situazioni prima di sapere come stanno esattamente le cose" dice Toti. Per quanto riguarda i dati sulla diffusione del Covid in Liguria, la situazione continua ad evolvere positivamente: in tutta la Liguria ci sono 75 pazienti ricoverati per Covid, 13 in meno rispetto a giovedì. Ma alla Spezia si torna a morire: ieri è stato registrato il decesso di una persona, una donna di 92 anni all’ospedale di Sarzana. "Con 25,6 casi ogni 100 mila abitanti negli ultimi 14 giorni la Liguria si sta avvicinando alla ‘zona verde’ europea con rischio Covid bassissimo". Sul fronte della campagna vaccinale, a ieri oltre il 25% della popolazione (25,36%) ha completato il ciclo vaccinale. Asl5, in vista delle vaccinazioni dedicate ai giovani d’età compresa tra 12 e 18 anni, sottolinea che ai fini dell’espressione del consenso informato alla vaccinazione è necessario che il minorenne sia accompagnato da entrambi i genitori. In caso che uno dei genitori fosse impossibilitato, la dichiarazione di consenso sarà firmata solo dal genitore presente, che dovrà necessariamente produrre delega del genitore assente e copia del documento di identità dello stesso.

mat.mar.