Steward al loro posto. Ma spiagge deserte

Litorale lericino ‘snobbato’ dai bagnanti. Ancora fuori servizio l’app per gestire le prenotazioni da remoto di arenili e scogliere

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Il mare così calmo e trasparente non si vedeva da tempo. Una tavola brillante sotto i raggi del sole. Irresistibile. Eppure, in questo primo fine settimana di apertura delle spiagge, già annunciato come a rischio assembramenti, si contano sulle dita di una mano le persone che hanno deciso di approfittare delle meraviglie del nostro territorio. A Lerici, prova generale del sistema messo in piedi dall’amministrazione Paoletti: postazioni segnalate e numerate sulle spiagge con pali di legno e steward agli accessi degli arenili, che tuttavia ieri non hanno avuto un granché da fare: pochissimi gli avventori alla Venere Azzurra e a San Terenzo. Ancora meno sulle scogliere. Complice il tempo non proprio splendido, e la prudenza di molti cittadini, le coste erano semideserte.

Ancora al palo l’applicazione attraverso la quale prenotare il proprio posto al sole per ritardi da parte del gestore, mentre sono attivi i numeri telefonici di prenotazione, differenti per ogni spiaggia e disponibili sul sito del Comune di Lerici. Facendo due passi sul litorale abbiamo sentito il parere di alcuni bagnanti. All’ingresso della scogliera del molo di Lerici uno steward accaldato monitora gli accessi dei residenti, solo qualche domanda per chi ha scelto lo scoglio per la tintarella, nessuna richiesta di esibire il documento o limitazione negli orari, d’altronde lo spazio a disposizione è davvero molto, e non c’è ragione di essere severi nell’applicazione delle regole. "Ci ha chiesto se eravamo residenti a Lerici e alla nostra risposta positiva ci ha lasciati passare. Tutto molto tranquillo. Abbiamo avuto la scogliera tutta per noi! Molto distanti c’erano solo altre due famiglie" racconta una coppia di ragazzi giovani che non vedeva l’ora di tornare a godere del loro mare. All’Erbetta, zona tradizionale del tuffo e via di moltissimi lericini, vuoto totale, mentre alla Venere Azzurra sono quattro o cinque le postazioni occupate. Una signora spiega le modalità di prenotazione: "Io abito alla Spezia. Ho chiamato il numero indicato sul sito del Comune per la Venere, mi ha risposto il gestore del bagno Venere1, ho chiesto cosa fare per prenotare e mi ha spiegato che una volta arrivata lì avrei dovuto passare da loro, procedere alla misurazione della febbre e poi mi avrebbero indicato la postazione in cui mettermi. E così è stato. Semplice e veloce". Certamente non sarà sempre così rapido l’accesso quando ci sarà più gente che vorrà andare in spiaggia; il prossimo fine settimana, con l’apertura dei confini regionali, sarà un altro test per capire se il sistema funziona e se sarà possibile andare al mare senza troppi intoppi.

Il sindaco Paoletti, apparso sui maggiori telegiornali nazionali si dice soddisfatto del suo metodo che garantisce sicurezza e fruibilità. Sul rush finale, sono emersi ulteriori dettagli per la prenotazione delle spiagge libere. Sono stati definiti due turni orari che dividono in due la giornata, il primo per i mattinieri dalle 8.30 alle 13.30; il secondo dalle 13.30 alle 19. "Ho percepito un umore generale buono. Le persone hanno capito l’importanza della prenotazione per usufruire delle nostre spiagge e scogliere e sono entrate nella giusta mentalità, consapevoli che questo è il percorso da fare. Certo il tempo instabile combinato alle restrizioni non porta ad andare in spiaggia come è sempre stato in questo periodo. Dobbiamo però capire che siamo tutti insieme a portare avanti una strategia che deve farci dimenticare la terribile esperienza di questi mesi". Queste le parole del sindaco Paoletti. Ora all’appello mancano solo loro, i bagnanti.

Valeria Antonini