Mei: "La Fidal dia liquidità alle società di atletica"

L'ex campione spezzino sollecità il presidente e il consiglio e si candida a guidare la Federazione

Stefano Mei si laureò campione europeo del 10000 metri nel 1986 a Stoccarda

Stefano Mei si laureò campione europeo del 10000 metri nel 1986 a Stoccarda

La Spezia 25 maggio 2020 - Rimborso parziale o totale dei costi di tesseramento 2020 (e non l’estensione del tesseramento al 2021); identificazione di parametri oggettivi per assegnare contributi alle società che gestiscono impianti (in base al tipo di spese sostenute); erogare un parziale contributo, proporzionale al totale erogato nella stagione 2019 (ad esempio pari ad almeno il 50% del totale dei contributi e rimborsi maturati nella scorsa annualità), su cui effettuare un conguaglio al termine della stagione 2020.

Sono i tre suggerimenti che Stefano Mei, 57 anni, spezzino, consigliere nazionale della Fidal rivolge al direttivo della Federazione italiana di atletica leggera  come misure per superare la crisi che attanaglia il movimento e in particolare le società, in seguito all'emergenza coronavirus. Nella lettera inviata al presidente Alfio Giomi e al consiglio direttivo si invita fra l'altro la Fidal a immettare liquidità all'interno del movimento, non stornando denari destinati altrove, ma recuperando risorse. La Federazione - scrive Mei -  stabilisca "rapidamente parametri chiari, precisi, trasparenti, oggettivi ed equi, da condividere subito con tutti gli attori dell’Atletica italiana, ed eroghi quelle somme già nella disponibilità della Federazione, attingendo a strettissimo giro agli avanzi di gestione, a capitoli di spesa non più impegnati o ad altre sezioni del bilancio che vedranno una minore priorità, se non addirittura il disimpegno".

Mei, sostenuto dal gruppo Orgoglio del riscatto è candidato alla presidenza della Fidal alle elezioni per le quali non è ancora definita la data.