La Spezia, novità in spiaggia grazie al web: ecco l'App per l’ombrellone ‘a ore’

Con lo smartphone i clienti possono dividersi il posto e la spesa al bagno

Due ragazze in spiaggia

Due ragazze in spiaggia

La Spezia, 10 luglio 2018 - Chissà se l’idea dell’ombrellone condiviso, quello che si affitta (o subaffitta, a seconda dei punti di vista) con un’App sul cellulare piacerà anche agli spezzini. Loro, gli inventori, ce la stanno mettendo tutta per lanciare questo modello di sharing economy da spiaggia e hanno proposto la nuova formula a vari operatori del litorale.

Finora le adesioni non sono state proprio massicce, ma i due giovani soci (e fidanzati) torinesi Stefano Gremo, 26 anni, e Giulia Schillaci, di 23, assicurano che il futuro è questo. Anche perché i primi test in Versilia, come nel ponente ligure (Bordighera, Spotorno, Borgio Verezzi, Pietra Ligure, Loano, Ceriale, Alassio, Diano Marina...) avrebbero dato risultati confortanti.

Ma come funziona il sistema di prenotazione di sdraio e ombrelloni ad alto tasso tecnologico? Tutto ruota attorno a una nuova applicazione per cellulari e dispositivi similari dal nome già di per sé abbastanza evocativo: Playaya. La App, in sostanza, consente di affittare, anche last minute, un ombrellone a prezzi scontati subentrando al titolare dell’abbonamento che, per quella giornata o per determinate ore, sia nell’impossibilità di andare in spiaggia. Il tutto ovviamente previo accordo fra i gestori e il proprietario dello stabilimento.

Stefano e Giulia chiariscono che Playaya non è una piattaforma di booking ma di condivisione, in perfetto stile sharing economy, appunto. «Gli stabilimenti che lo desiderano – spiegano gli ideatori – aderiscono gratuitamente al programma, mantenendo il completo controllo sulla spiaggia ma consentendo ai propri ospiti di mettere in sharing gli ombrelloni. Chi affitta l’ombrellone in una spiaggia Playaya può iscriversi gratuitamente alla piattaforma e mettere in rete le giornate o le ore che vuole condividere. Il software Playaya calcola e suggerisce il prezzo di vendita del servizio (con uno sconto che va dal 30% al 50% sul prezzo di listino della spiaggia) e a quel punto chi è alla ricerca di un ombrellone non deve far altro che collegarsi ed effettuare il match.

«L’idea – racconta Giulia – ci è venuta l’anno scorso in Sicilia a Giardini Naxos dove mia cugina, che aveva un bimbo piccolo, ci ha prestato l’ombrellone che aveva affittato in uno stabilimento attrezzato poiché non lo utilizzava nelle ore più calde, dalle 12 alle 16. Per noi era semplicemente perfetto. Ci svegliavamo tardi e andavamo via giusto in tempo per iniziare a pensare all’aperitivo. Come mia cugina tantissime famiglie scelgono la comodità di una spiaggia attrezzata ma non la utilizzano tutto il giorno, o tutti i giorni, lasciando vuoto l’ombrellone. E tantissime persone hanno voglia di stendersi al sole proprio in quelle ore. Di qui l’idea. Playaya sfrutta lo strumento della condivisione e consente, a chi lo desidera, di recuperare in parte i costi del proprio abbonamento in spiaggia offrendolo in sharing».

Tutte le transazioni sono effettuate tramite PayPal o carta di credito e ogni martedì Playaya rimborsa chi ha messo in sharing il proprio ombrellone nella settimana precedente. Con un vantaggio economico anche per i gestori dello stabilimento, assicurano Stefano e Giulia. «Abbiamo iniziato dalla Liguria – dice Stefano – dove moltissimi stabilimenti hanno aderito con entusiasmo alla nostra idea. Ogni giorno acquisiamo nuove spiagge da tutta Italia».